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Corrado è un alto funzionario del Ministero degli Interni con una specializzazione in missioni internazionali legate al tema dell'immigrazione irregolare. Viene scelto per un compito non facile: trovare in Libia degli accordi che portino progressivamente a una diminuzione sostanziale degli sbarchi sulle coste italiane. Le trattative non sono facili perché i contrasti all'interno della realtà libica post Gheddafi sono molto forti e le forze in campo avverse con cui trattare molteplici. C'è però una regola precisa da rispettare: mai entrare in contatto diretto con uno dei migranti.
"Segre sceglie (...) un (...) registro, più in sintonia con le sue origini da documentarista: uno stile lineare, quasi scabro nella sua essenzialità, ma efficacissimo per spiegare i fatti. (...) Un caso come ce ne sono tanti, che costringe il funzionario italiano a fare i conti con la disumanità delle regole e l'impotenza dei singoli e che il film racconta con una lucidità cartesiana, quella di un regista che cerca con coraggio e onestà di non confondere mai i due piani, quello della politica e quello dell'accoglienza, ma che non vuole neppure privilegiarne uno a scapito dell'altro".
(Corriere della Sera)