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Colette

colette

Info

Genere: Biografia
Anno: 2018
Durata: 111
Origine: USA, Gran Bretagna, Ungheria
Distribuzione: Vision Distribution
Regia: Wash Westmoreland
Attori: Keira Knightley, Eleanor Tomlinson, Dominic West, Fiona Shaw, Denise Gough, Robert Pugh, Ray Panthaki, Mate' Haumann


Descrizione

Colette, il film diretto da Wash Westmoreland, racconta la storia della scrittrice ma anche attrice e critica teatrale Sidonie-Gabrielle Colette (Keira Knightley), l'autrice più innovativa, spregiudicata e tra le più controverse della sua epoca, la Belle Époque parigina.

Nata e cresciuta in un piccolo centro della campagna francese, Colette arriva nella Parigi di fine Ottocento dopo aver sposato l'aristocratico Willy (Dominic West), un ambizioso impresario letterario. Affascinata dalla vivacità intellettuale dei salotti della capitale e spinta a scrivere dal marito, Colette riprende i suoi scritti di scuola e dà alla luce una serie di libri pubblicati con il nome di Willy.
I romanzi diventano ben presto un fenomeno letterario e la loro protagonista - Claudine - un'icona della cultura pop parigina, oltre che un simbolo di libertà femminile.
Mentre cresce insieme alla sua Claudine, diventando sempre più consapevole di se stessa, Colette decide di porre fine al suo matrimonio e inizia una battaglia per rivendicare la proprietà delle sue opere e guadagnare la sospirata emancipazione sociale.

RECENSIONI

Keira Knightley e Dominic West sono Colette e il marito Willy nel film di Wash WestmorelandHDUfficio stampa
Wash Westmoreland ha un background professionale assai curioso: da assistente di Bruce LaBruce a regista di film porno gay d’avanguardia, si è fatto notare al Sundance Film Festival con La Quinceañera (2006) e raggiunto dieci anni dopo la popolarità con Still Alice la cui protagonista, Julianne Moore, ha vinto meritatamente un Oscar per la miglior interpretazione femminile. Il suo profilo da regista, così eclettico e scevro da ogni giudizio moralistico, ha tutti i requisiti per riuscire a catturare la passionale sessualità della scrittrice francese e la sua spregiudicata joie de vivre, consumata tra l’abbagliante splendore di un’epoca, i café chantant e la raffinata dissolutezza di una metropoli che respira arte e decadenza.

Anche la scelta di una veterana dei film in costume e crinoline, Keira Knightley, con il suo aspetto delicato di dama d’altri tempi, accanto alla mascolina signorilità di Dominic West, sembra essere il fiore all’occhiello di un successo annunciato. Eppure, nonostante la perfetta fotografia, gli eventi che si rincorrono dentro antichi palazzi e dialoghi briosi, mai banali, la pellicola non riesce a ritagliarsi un angolo di eternità tra la moltitudine di esaltanti agiografie di personaggi storici adattati per il grande schermo.

In Colette non vi è alcuna particolare sbavatura registica – salvo qualche eccesso melodrammatico - ma pecca con una fin troppo diligente adesione biografica da scarno bigino che ne accentua la fastidiosa algida aura, rendendo faticoso e greve seguire la maggior parte dei suoi 111 minuti.

In queste atmosfere plumbee e stagnanti, il raggio di sole più luminoso e caldo si cela nella performance di Dominic West (The Square, 2017): l’attore, inglese fino al midollo, ricostruisce in modo sublime tutta la cialtroneria di un uomo effimero, amorale, che oscilla tra superficiali sensi di colpa e mancanza totale di scrupoli. Willy conquista gli spettatori con la sua materialistica vitalità, con l’ingordigia di amante e di bon vivant e riesce fino all’ultimo a mantenere il ruolo di marito tra i più ambigui e sgradevoli degli ultimi anni.

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