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L'esorcismo di Hannah Grace

L'esorcismo di Hannah Grace

Info

Genere: Horror
Anno: 2019
Durata: 85
Origine: Usa
Distribuzione: Warner Bros Italia
Regia: Diederik Van Rooijen
Attori: Shay Mitchell, Grey Damon, Kirby Johnson, Nick Thune, Stana Katic, Louis Herthum


Descrizione

La possessione demoniaca è uno dei temi più frequenti nell'horror, soprattutto a partire dalla rivoluzione tematica operata da un film epocale come L'esorcista di William Friedkin, che nel 1973 ha stabilito standard e schemi narrativi creando un vero e proprio sottogenere dell'horror. Da allora, si sono susseguiti con frequenza più o meno intensa, ma con una notevole regolarità, rappresentazioni demoniache di svariata tipologia, accompagnate in genere da esorcismi di ogni natura, più o meno efficaci.

RECENSIONI

"Nuovo esempio del filone esorcistico di prossima uscita, ripropone stilemi e situazioni tipiche del genere, operando però una sorta di interessante inversione temporale: laddove in genere i film si concludono con un esorcismo, questo invece si apre con un esorcismo, ambientando poi il prosieguo della storia all'interno di un oscuro ospedale cittadino e in particolare della sua morgue, un po' come accadeva nel recente, e riuscito, Autopsy di André Øvredal. La frase di lancio, infatti, ci informa che la cosa più terrificante di un esorcismo è ciò che avviene dopo". (Mymovies.it)

"Le coordinate del sottogenere di cinema horror legato alla possessione demoniaca, soprattutto quando si tratta di prodotti a basso budget, sono oggi piuttosto consolidate. All’interno di canovacci narrativi che non variano più di tanto l’importante diventa allora trovare un’ambientazione che possa stimolare la curiosità del pubblico, supportandola magari con qualche tocco personale quando si tratta di adoperarla nella messa in scena. L’horror diretto dall’olandese Dieterik van Rooijen fornisce al pubblico esattamente questo tipo di spettacolo, centrando i propri obiettivi con disinvoltura. Dopo un prologo iniziale che mostra il vero e proprio esorcismo il film si sposta repentinamente nella sua ambientazione principale, l’obitorio di un ospedale di Boston. Il lavoro sulle scenografie spoglie, sulle luci fredde e soprattutto sulle zone oscure è visivamente molto accurato, in grado di garantire al pubblico un microcosmo estetico che lo attragga e inquieti allo stesso tempo. Una volta settato l’ambiente in cui la vicenda si dipanerà il regista procede all costruzione di un film di genere che non possiede nell’originalità della trama il suo punto forza, ma sa comunque come interessare il pubblico nello sviluppo della tensione. Una caratteristica principale della messa in scena voluta da van Rooijen è l’evitare quasi del tutto il colpo ad effetto, il classico salto sulla poltroncina del cinema causato dallo scoppio sonoro della musica e dall’apparizione improvvisa del mostro".
(blog.screenweek.it)

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