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Dilili a Parigi

Dilili a Parigi

Info

Genere: Animazione
Anno: 2018
Durata: 95
Origine: Francia
Distribuzione: Movies Inspired
Regia: Michel Ocelot


Descrizione

Dilili è una piccola kanak meticcia, che arriva a Parigi, a fine Ottocento, imbarcandosi di straforo sulla nave che riporta in Francia, dalla Nuova Caledonia, l'insegnante anarchica Louise Michel, di cui diviene discepola. Nella capitale stringe amicizia con Orel, un facchino affascinante e gentile, che conosce tutto il mondo culturale e artistico della Belle Époque. Insieme a lui, scarrozzerà per tutta Parigi alla ricerca dei cosiddetti Maschi Maestri, una banda di malfattori che terrorizza la città, svaligiando le gioiellerie e rapendo le bambine.

Recensioni

"Quanta bellezza, intelligenza e ironia, in questo 'Dilili a Parigi', che sembra assommare i precedenti lavori di Ocelot (l'incipit richiama esplicitamente 'Kirikou', altre scene strizzano l'occhio a 'Azur e Asmar') e rinnovare ancora una volta l'arte dell'animazione cinematografica. Con la consueta, straordinaria abilità, Ocelot fonde l'intento educativo con un'immaginazione galoppante, la realtà, del paesaggio parigino, e dei tanti personaggi illustri chiamati a raccolta, con la freschezza di uno sguardo nuovissimo, che non teme il confronto con le icone, perché possiede in quantità gentilezza e coraggio".
(mymovies.it)

"Ocelot affronta col film problematiche di integrazione (razziale e di genere) con cui ci confrontiamo purtroppo ancora oggi, adottando un punto di vista orgogliosamente francese e in senso lato europeo. Accompagna la sua piccola canaca Dilili a scoprire un'identità alternativa negli ideali alti (ma non supponenti) della Belle Époque, celebrata in uno stile visivo che miscela grafica bidimensionale, CGI e persino fotografie, con la creatività delicata che ha sempre contraddistinto l'autore. Non manca qualche didascalismo, e il ritmo stenta a ingranare nei primi passi, ma il risultato ci sprona a non disprezzare gli ideali che resero grande l'arte, la scienza e la cultura del nostro passato, suggerendo che possano essere la bussola del nostro presente dispetato e confuso".
(comingsoon.it)

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