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Nel 2008 sbarca dal Pakistan, nel quartiere di Colaba a Mumbai, una piccola imbarcazione con dieci giovani armati fino a denti. Attaccheranno la grande città indiana colpendo nel nome di Allah punti di grande concentrazione umana, come la stazione ferroviaria, e luoghi simbolici dell'opulenza e dell'influenza occidentale, come l'hotel a cinque stelle Taj Mahal. Qui un cameriere coraggioso, una coppia per metà americana che ha appena avuto un figlio, un imprenditore e puttaniere russo, uno chef abituato alla leadership e molti altri cercano di sopravvivere al massacro in corso.
"Raccontato da una varietà di punti vista, che non escludono quelli dei terroristi e dove i personaggi occidentali sono la minima parte, 'Attacco a Mumbai - Una vera storia di coraggio' è sia un thriller sia un reenactment, ma per quanto la tensione non manchi l'operazione lascia perplessi".
(mymovies.it)
"A differenza gli altri film sul genere 'Attacco a Mumbai' non vuole solo mettere in scena lo spirito indefesso e incrollabile di chi è attaccato, ma anche la miseria di chi attacca e la pietà nei confronti delle condizioni che li portano ad essere strumenti di morte, massacrando se stessi prima ancora di iniziare a farlo con gli altri".
(badtaste.it)