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Rufetto e Nello non ne combinano una giusta: a 50 anni non hanno né un lavoro né una casa, anche perché sono appena usciti di prigione dopo aver scontato quattro anni per una rapina andata a male, tanto per cambiare. Ma la lezione non sembra essere servita poiché Rufino cerca di organizzare un nuovo colpo, e non uno normale, uno che consenta ai due amici di svoltare e compiere finalmente "il grande salto". Sua moglie Anna e suo figlio Luca invece vorrebbero solo fare una vita normale e poter lasciare la casa dei genitori di lei, che detestano Rufino considerandolo un fannullone portatore di guai. Del resto sembra che siano i guai a cercare Rufino e Nello, tant'è che quest'ultimo si convince che il loro karma sia particolarmente infausto. E vista la quantità di sventure che i due si tirano addosso c'è quasi da dargli ragione.
"Il film è chiaramente imbevuto di riconoscenza verso la lezione della grande commedia (amara) all'italiana, che Tirabassi ha assorbito ma non completamente interiorizzato, poiché i limiti di questo film, che inizia con una mezz'ora strepitosa e poi si perde un po' lungo la strada, sono la tensione imperfetta del ritmo comico, che andava accordato come una racchetta da tennis, e l'indecisione sul tono da prendere, che è cosa diversa dalla capacità di fare surfing attraverso generi diversi. Così dalla commedia farsesca si passa al grottesco e al surreale per proseguire nel melodramma, senza prendere una decisione su quale metro assestarsi".
(mymovies.it)