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Orlando ha settantacinque anni, vive sull'Appennino centrale e non ha mai voluto emigrare. Non parla più con suo figlio Valerio che invece vive in Belgio da vent'anni ma quando quest'ultimo ha bisogno d'aiuto, per la prima volta Orlando sale su un treno per raggiungerlo. Quando arriva Bruxelles si trova dinanzi alla tragedia del figlio e scopre di avere una nipotina di dodici anni, Lyse. Quella di Orlando e Lyse è la favola moderna di un vecchio e una bambina, che, senza averlo deciso, si ritrovano ad affrontare insieme un presente difficile e oscuro, con le scelte che porta con sé. Nonostante siano distanti come possono esserlo la vita rurale in un piccolo borgo dell'entroterra e quella metropolitana di una grande città europea, cercano di farcela, di cavarsela. Lui è il simbolo di un passato che non passa e lei è la generazione "Greta Tumberg", una nuova generazione di europei che dovrà costruire un mondo nuovo del quale si intravvedono i connotati ma nessuno sa davvero cosa possa essere.