Parole per un futuro possibile

Interverranno il consigliere regionale Saverio Congedo e il Sindaco di Martano, Fabio Tarantino

Presentazione di “Parole per un futuro possibile” (edizione "I Quaderni del Bardo") del leccese Diego Dantes, pubblicato nella collana "Saggi".

Il libro nasce dall’idea di elencare, in una sorta di piccolo vocabolario orientato a sinistra, alcune parole utili a riflettere sul mondo di domani. Beni comuni, democrazia partecipativa, integrazione, alternativa: parole che tentano di fornire una rotta per un’idea di sviluppo delle nostre comunità, ricercando quel “pensiero lungo” di berlingueriana memoria. Una riflessione tascabile, non solo per gli “addetti ai lavori” ma per tutti coloro che desiderano essere più consapevoli. Lo scopo è anche incuriosire chiunque si consideri neutrale, indifferente, rispetto ad alcuni temi ed ad alcuni termini che, troppo spesso, non sono ancora compiuti e compresi nel loro senso più ampio. Un nuovo dizionario, con un certo spirito di sinistra, perché non possiamo più usare la sola parola “sinistra” come rimedio contro i mali del mondo. Bisogna avere le parole giuste, attraverso cui formulare pensieri collettivi e determinare politiche pubbliche in grado di cambiare il destino delle proprie comunità.

Il leccese Diego Dantes, dopo la Laurea Triennale in Scienze Politiche e la Laurea Magistrale in Istituzioni e Governo delle Autonomie Territoriali all’Università Statale di Milano, nel 2010 frequenta sempre nel capoluogo lombardo il Centro di Formazione Politica presieduto dal filosofo Massimo Cacciari e diretto da Nicola Pasini. Da sempre impegnato politicamente è un appassionato lettore di saggi storico/politici. «Il libro descrive uno spaccato reale della politica italiana: una politica chiusa in se stessa, implosa per certi versi, in linea con una società "viziata", che non si riconosce più nel modello di politica tradizionale», sottolinea nell’introduzione Ivan Stomeo (sindaco di Melpignano, presidente dell’Unione della Grecìa Salentina, presidente nazionale dell'associazione Borghi Autentici d'Italia). «Democrazia partecipata, il tema chiave del libro, che permette alla Politica di uscire dalla chiusura, di smettere di essere autoreferenziale e di invertire la tendenza ponendo al centro, dello sviluppo di un paese la persona, il cittadino. Per fare questo bisogna ripensare al ruolo dei partiti ad oggi ridotti a soli comitati elettorali. Diego Dantes non si limita a fotografare lo stato in cui vivono le nostre comunità, ma scrive di come affrontare tali tematiche. Non basta porsi la domanda, bisogna osare provando a dare delle risposte, con i fatti, con le azioni, con il coinvolgimento degli attori principali delle nostre comunità, i cittadini».

Ingresso libero