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Eventi e speciali

Rare rondini a primavera

Rare rondini a primavera

Presentazione del libro di Vito Antonio Conte

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 23/02/2017
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Libreria Palmieri - Via Salvatore Trinchese, 62
  • Orario: 18.30

Rare rondini a primavera

(sempre più gabbiani lontani dal mare)

Poesia quella di Vito Antonio Conte carica di senso, o meglio di quel sentimento vitale che non arretra rispetto a niente e nessuno. I versi sono attraversati come un fiume in piena da sorrisi amari, sberleffi, e un impellente quanto mai sopito bilanciamento del ritmo in ogni parola usata, perché se la si deve dire tutta, è inutile biasciare, balbettare o peggio ancora essere fraintesi. Questa piccola raccolta poetica nonostante tutto (e fortunatamente grazie a tutto quello che esprime) e nonostante l’amarcord che la pervade, è un inno singolare alla vita, forse un invito al viaggio per non farsi sfuggire nulla e godere di tutto, per non avere rimpianti, rimorsi e inutili nodi alla gola! Questa raccolta di poesie è dunque «un inno singolare alla vita, forse un invito al viaggio per non farsi sfuggire nulla e godere di tutto, per non avere rimpianti, rimorsi e inutili nodi alla gola!». E la vita scorre a pieno regime in questi versi, «attraversati come un fiume in piena da sorrisi amari, sberleffi, e un impellente quanto mai sopito bilanciamento del ritmo in ogni parola usata, perché se la si deve dire tutta, è inutile biasciare, balbettare o peggio ancora essere fraintesi». Lo testimoniano non solo i versi citati in apertura, ma anche quelli presenti nel resto della raccolta. L’autore non gira intorno alla verità, quantomeno alla sua verità, e la espone senza cercare lunghe e inutili elusioni: «che se poi la madre di quel tizio / si fosse data e/o continui a darsi / davvero per soldi / dov’è la colpa? / e soprattutto di chi?». Oppure: «altra cosa è il piacere / e altra ancora il Piacere / (e adesso non rompetemi i coglioni / pensate a salvarvi da voi stessi…)». Ma non c’è spazio, in questa raccolta, soltanto per confessioni o invettive. Emergono, al suo interno, anche versi in cui l’autore si espone in altro modo, riflettendo su sensazioni sfuggenti che colpiscono nonostante la loro apparente quotidianità: «Felicità è incontrare / nella notte un bagliore / evitando la confusione / accecante del giorno / nutrendo attimi d’amore / attimi d’amore / attimi d’infinito amore». Si tratta soltanto apparentemente di un’opposizione rispetto alla chiarezza aperta e finanche smodata dei versi citati poc’anzi. A questo servono le parole: circoscrivere uno stato d’animo nello spazio di un momento. E così, non troppo inaspettatamente, la raccolta si chiude con tre versi sentimentali ma anche lapidari: «T’ho baciata / senza neppure sfiorarti / per godere del tuo sorriso». (Stefano Savella, Puglialibre)

Per iQdB Edizioni di Stefano Donno


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