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Eventi e speciali

Tracce

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Personale di Paolo de Cuarto

Informazioni utili

  • Categoria: Mostre e mostre mercato
  • Dal 27/10/2017 al 27/11/2017
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Art&Co - Via 47° Reggimento Fanteria, 22
  • Orario: 18.30 (inaugurazione 27/10)

Tracce

A cura di Stefano Galli

Sulla luminosa scia di Warhol VS Gartel, Art&Co Lecce presenta la mostra "Tracce", personale di Paolo De Cuarto, artista internazionale e famoso in tutta la penisola, capace di trasportare nella dimensione del ricordo e di una leggera nostalgia attraverso le sue opere, raffiguranti un passato che riaffiora potente nella memoria e si rivela nel presente.

Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. C'ho messo una vita a farmele! È la celebre frase che Anna Magnani disse al suo truccatore, a celebrazione del tempo che passa e che lascia il suo segno sui volti: allo stesso modo anche le opere di De Cuarto celebrano lo scorrere del tempo. Certamente una voce fuori dal coro, in un mondo come il nostro che, al contrario, ostenta il nuovo e lo stupore ad ogni costo, la forma e le fattezze perfette, di plastica, finte, artificiose. De Cuarto invece ci propone una visione diversa, con innata eleganza vuole riportare alla luce immagini del nostro passato, che fanno parte del nostro vissuto e che ci vengono riproposte in una forma che riconosciamo come familiare, ma che ci risulta allo stesso tempo del tutto nuova. Ad ognuno di noi, davanti ad una sua opera, verrà spontaneo dire “Ti Ricordi?” di una pubblicità vista e rivista da piccoli, o di slogan, di personaggi ormai entrati nella memoria collettiva e sicuramente, per qualche tempo, anche nel nostro quotidiano. De Cuarto riproduce sulla tela un muro, come quelli delle nostre città, che un tempo (ed in parte anche oggi) erano teatro di pubblicità e manifesti. Su questi muri l'artista sceglie con cura immagini vintage, mai casuali e soprattutto mai nella loro interezza: non vogliono essere riproduzioni fedeli e didascaliche, che vogliono riproporre un'epoca attraverso le immagini, bensì ricordi, romantici ed immediati quindi frammentati, zoommati a volte. I nostri ricordi lontani quando riaffiorano alla mente non sono mai del tutto precisi, ma si focalizzano su uno o più particolari che la nostra mente, più o meno arbitrariamente, registra come più importanti. De Cuarto compie un'impresa artistica stupefacente: riesce a riprodurre sulla tela uno degli elementi più effimeri e sfuggenti: il tempo. Monet prima di lui alla fine del XIX secolo aveva rappresentato il tempo attraverso la serie delle Cattedrali di Rouen, riproducendone la facciata nei vari momenti del giorno e delle stagioni. De Cuarto riesce nell'impresa con ognuna delle sue opere. Le tele diventano muri scrostati, invecchiati, quasi come fossero stati rovinati da pioggia o vento, vintage, come vintage sono anche le immagini rappresentate: pubblicità del Carosello, marchi famosi, diventati oggi celeberrimi, ma che all'epoca stavano muovendo i primi passi nel mercato, manifesti politici e di propaganda. Ama moltissimo Duchamp e come lui utilizza per le sue opere oggetti già esistenti, invece di ruote e sgabelli però De Cuarto reinventa il Ready made costruendo le sue opere con manifesti e pubblicità, slogan, frasi e cartelloni. L'artista si concentra soprattutto sugli anni '50 e '60, anni cruciali nel nostro paese, dove tra le altre cose si sviluppa il design, si comincia a comprendere il grandissimo potere persuasivo della pubblicità e degli slogan e la televisione comincia ad entrare in quasi tutte le case, cambiando per sempre la nostra percezione dell'immagine. Le opere vivono in equilibrio fra il Pop, l'arte che prende spunto dal popolare, dal quotidiano e dal moderno ed il muro, il graffito arcaico, quasi primordiale, che ci rimanda appunto ai graffiti attraverso cui comunicavano gli uomini preistorici. L'arcaico ed il moderno, il pop ed il passare del tempo si fondono in De Cuarto, creando un'atmosfera sospesa: sembra di salire su una macchina del tempo che ci porta però in un posto che già conosciamo, in cui siamo già stati. Sembra dunque di visitare uno scavo archeologico, De Cuarto rappresenta i soggetti scelti con un approccio storico, preciso, senza però apparire didascalico, ci racconta sì la storia ma attraverso l'emozione di un ricordo, di un frammento che ha già trovato spazio nella nostra stessa memoria.
Alice Pezzali

Orari

Dal lunedì al sabato 10.00-13.00 e 17.00-20.00 (domenica su appuntamento)


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