Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia

Quando la pizzica contamina il melodramma

Grazie a un nuovo importante lavoro di coproduzione che lega alcune fra le più importanti manifestazioni culturali pugliesi – il Festival della Valle d’Itria, la Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano – andrà in scena "Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia", una libera rivisitazione del capolavoro rossiniano con la partecipazione straordinaria di Elio e Francesco Micheli che per questa nuova collaborazione pugliese proporranno uno spettacolo originale su drammaturgia di Micheli e gli arrangiamenti di Daniele Durante, in cui ci sarà posto, oltre che per Rossini, per Stendhal, Dioniso anche per i danzatori della Taranta: una messa in scena volutamente pop in cui si fondono il sapiente ordine del ritmo rossiniano con la percussiva tradizione musicale della pizzica. Rosina sarà salvata dal leggendario morso della tarantola attraverso la figura demiurgica di Figaro, prescelto dalla forza “superiore” di un inedito Rossini/Dioniso.

Strumenti e prassi esecutive tradizionali e classiche fonderanno così i loro suoni sotto la guida del direttore Giuseppe Grazioli, per l’occasione sul podio dell’Orchestra popolare della Notte della Taranta con i musicisti Stefano Biro e Ivo Mattioli (violino) Fernando Toma (viola) Rosa Andriulli (violoncello) Stefano Rielli (contrabbasso) Marco Delisi (flauto) Giuseppe Giannotti (oboe) Roberto D’Urbano (clarinetto) Valentina Bove (fagotto) Massimo Perrone (corno) Francesco Manco (tromba) e dal palco di Melpignano Alessandro Monteduro (percussioni) Antonio Marra (batteria) Gianluca Longo (mandola) Roberto Gemma (fisarmonica) Attilio Turrisi (chitarra) Roberto Chiga (tamburello) Nico Berardi (fiati) e i ballerini Laura Boccadamo, Carla Del Giudice, Fabrizio Nigro e Nicola Simonetti. La regia è affidata a Gianmaria Aliverta, il progetto scenico a Benito Leonori e i costumi a Sara Marcucci e Francesco Bondì. Il cast prevede Davide Terenzi nel personaggio di Figaro, Maria Aleida come Rosina; e poi Marco Filippo Romano (Don Bartolo), David Ferri Durà (il Conte d’Almaviva), Peter Kellner (Don Basilio) e Davide Gasparro (Ambrogio detto “lo svegliato”). “Abbiamo costruito una rete culturale che abbraccia le produzioni di eccellenza pugliesi nella consapevolezza che costituirà un modello nuovo di collaborazione tra le Fondazioni partecipate della Regione Puglia, spiega il Presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera. L’opera che andrà in scena prima a Martina Franca e poi a Otranto è la magica sintesi di un lavoro complesso avviato lo scorso anno che crediamo possa essere replicato nei teatri del mondo”.

Nella rivisitazione in chiave pop la storia si svolge in un paesino della Magna Grecia, anziché Siviglia, dove un turista in vacanza viene morso da un ragno con conseguente intervento nella bottega di un barbiere, Figaro, dove dimora anche una tarantola interpretata da Elio. Sullo sfondo la storia d’amore tra il Conte, Rosina e Don Bartolo che qui è il Sindaco del paese dove si festeggia il Carnevale. Tutte le scene sono infatti realizzate con i pupi realizzati dai maestri cartapestai di Putignano.