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Eventi e speciali

Osti - nati in cucina

Un giro tra i fornelli

Informazioni utili

  • Categoria: Gastronomia, Degustazioni
  • Data: 16/03/2019
  • Dove: Vernole
  • Indirizzo: Lilith Ristorante - Masseria Copertini - Sp Strudà/ Vanze
  • Orario: 20.30
  • Telefono: 328/2620474
  • E-mail: slowfoodlecce@gmail.com

Osti - nati in cucina

Rassegna di "Slow Food Lecce"

Il cuoco - contadino Pietro Zito sarà il protagonista del nuovo appuntamento di “Osti - nati in cucina”, per creare un binomio territoriale tra osti ed aziende vitivinicole che hanno ottenuto il riconoscimento della chiocciola per le guide "Osterie d'Italia" e "Slowine".

Pietro Zito, anima dell'osteria "Antichi Sapori di Montegrosso", frazione di Andria, condividerà i fornelli e il menù con Matteo Angelo Romano e Martina Tramis, chef e pastrychef dell'osteria salentina "Chiocciolata". In abbinamento i vini della cantina "Morella" di Manduria, una delle realtà più interessanti del panorama viticolo pugliese. Fondata nel 2000 da Lisa Gilbee, enologa di origine australiana, che approda in Italia nel1992 cominciando a lavorare inizialmente al nord, poi al sud in Sicilia e infine in Puglia. Zito non ama essere definito chef: è un uomo che, dietro la dolce timidezza con cui accoglie i suoi ospiti, cela una vasta cultura gastronomica, appresa in parte dai genitori e dai nonni, in parte sul campo. La storia di "Antichi Sapori" comincia così, come per un richiamo irresistibile che Pietro ha sentito dall’infanzia in questo borgo contadino e che lo ha portato a diventare patron di un ristorante - culto: qui lo stress della vita cittadina si eclissa pian piano, lasciando il posto a una serie infinita di emozioni e ricordi olfattivi e gustativi, che non ti abbandonano nemmeno quando, lasciato il ristorante, sei sulla via del ritorno. L’impressione è davvero quella di essere a casa, tra amici di vecchia data che ti ricoprono di attenzioni e ti raccontano l’origine di ogni piatto; per preservare quest’atmosfera il ristorante è stato recentemente ristrutturato e i coperti sono stati ridotti. Ora si può osservare il lavoro dei cuochi attraverso un’ampia vetrata oppure decidere di fare una capatina tra i fornelli: “Non è vietato entrare in cucina” è il motto che Pietro ama suggerire ai suoi amici. La semplicità e la genuinità sono doti che non vanno tenute nascoste.

Il menù comprende uovo fresco, sponzali, pomodori d’inverno scattarisciati e pane bruciato, Strascinati di grano arso con cime amarette, aglio novello su crema di fave fresche, maialino nero del vulture speziato con timo selvatico cotto con pazienza con carciofi marinati con limone. La nostra quasi cassata di ricotta e mandorla.

Info e prenotazioni al contetto telefonico e alla mail indicati


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