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Per "Fortezza in Opera"
A come Antropologia
Presentazione del libro di Eugenio Imbriani (Progedit 2019)
Ad affiancare la stagione teatrale e musicale della rassegna "Fortezza in Opera", diretta dalla Compagnia Salvatore Della Villa, sarà "Letture Sotterranee" rassegna di libri e letterature, curata da Maria Domenica Muci. La cultura di cui parlano gli antropologi è una realtà complessa, che interviene nella formazione degli uomini; produce pensieri e pettinature, parole e genuflessioni, simboli elevati e atti volgari, emozioni e sentimenti, e li orienta, disegna corpi e intelligenze: è motore che spinge le persone ad arricchire se stesse, ad attivare le proprie capacità, elaborare modelli di vita, rispondere alle loro regole, metterle in discussione. L’antropologia culturale è quella disciplina che si occupa di studiare le differenze esistenti tra i gruppi umani e le loro attività, indaga su connessioni e distanze e su ciò che le determina, ama le stranezze e la varietà del mondo.
Eugenio Imbriani è Professore Associato di Antropologia culturale e Storia delle tradizioni popolari all'Università del Salento. La sua attività di ricerca è orientata allo studio del folclore, ai temi della cultura popolare, della scrittura e dell'esperienza etnografica, al tema delle identità locali e ai rapporti tra memoria e oblio nella produzione dei patrimoni culturali. È autore di numerose pubblicazioni, monografie, saggi apparsi su riviste, in volumi collettanei, atti di convegni; è direttore della rivista "Palaver". Dirige la Sezione etnografica del Museo Civico di Giuggianello (Le). Per Progedit ha pubblicato Sull’ironia antropologica (Bari 2014) e La strega falsa. Distinzioni e distorsioni in antropologia (Bari 2017).