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Eventi e speciali

Una luna di miele

Una luna di miele

Personale di Vittorio Tapparini

Informazioni utili

  • Categoria: Mostre e mostre mercato
  • Data: 20/07/2019
  • Dove: Santa Caterina
  • Indirizzo: Piazzetta Cantù, 5 c/o Jazzy
  • Orario: 20.30

Una luna di miele

Con una dedica speciale ai 50 anni dall’allunaggio

Tornano le opere pittoriche colorate, eretiche, pop e frizzanti di Vittorio Tapparini in esposizione anche quest’anno davanti al mare. L’inaugurazione vedrà la presentazione di Antonio Errico, scrittore e giornalista, che introdurrà al mondo pittorico dell'artista. Nella sua personale e preziosa lettura, Errico vede in queste tele “un nuovo incontro con la Luna nei territori della fantasia e del sogno”.

La Luna dei poeti e dei sognatori trova casa nelle opere della nuova collezione di Vittorio Tapparini che verrà presentata nel giorno del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio del 20 luglio 1969. Enormi spicchi di Luna crescente e calante emergono tra le opere dell’artista per ricordare di coltivare sogni d’amore, nutrire la poesia dell’essere vivi, compiere piccoli viaggi, fuori e dentro di sé, alla ricerca di pace, calore umano, passione e forti sentimenti. La Luna lassù diventa in queste tele del maestro leccese la terra promessa su cui ricominciare: un artista poeta è sempre avvezzo a sognare e “sa sperare l’impossibile/anche quando è disperato” (come diceva Rodari). “Una Luna di miele” è un invito a mettere al centro la speranza e la voglia di costruire una stagione migliore: la Luna è il simbolo del sogno e se è di miele richiama anche dolcezza e amore. E una nuova voglia di vivere e di amare, se stessi e gli altri, può partire dalla poesia di una tela visionaria, capace di colorare la vita e portare energia e nuova linfa nel cammino quotidiano.

I piccoli uomini colorati del maestro Tapparini, viaggiatori indefessi alla ricerca di nuove vie di fuga, regalano in queste tele il sogno di un proprio personale viaggio, anche alla conquista del magico satellite terrestre. Abitano uno spazio vitale dove incontrarsi senza niente altro addosso che se stessi, senza distrazioni se non quelle sentimentali, le più belle e le più vere. Cuori e stelle infatti continuano ad illuminare il cammino di questa poetica, che ha incontrato in molte tele anche scorci mozzafiato di paesaggi meridionali, costiere fiorite, piccole piazze e territori incantati dove riprendere a costruire il futuro reinventando un mondo più lento e silenzioso, più a misura d’uomo, più colorato, pacifico. Tra le opere spuntano anche barchette di carta con i colori della solidarietà, e tanta voglia di invertire le tendenze di un mondo sempre più sordo e cieco verso i valori umani più importanti. L’arte del maestro leccese continua ad essere coraggiosa, e del tutto anacronistica rispetto ad un piatto panorama contemporaneo dove trionfano comodi linguaggi astratti, concettuali, centrati sui dolori umani. Tapparini ha archiviato tra le cose “vecchie” queste ricerche (che pure gli sono appartenute) e oggi, superate fasi informali, materiche, gestuali, esprime una contemporaneità emergente, di respiro semplice e figurativo: partendo dalla sua terra, il Salento, racconta la mediterraneità nell’aria e una nuova idea di futuro. Mediterranea è infatti oggi una cultura pop senza confini e senza muri, unita dall’essenza più intima dell’umanità, uguale ad ogni latitudine: è una ricerca della felicità non poggiata su miraggi economici, ma sui sentimenti e i valori più importanti della vita vera. La scelta di una movida di colori in cui tutti possano riconoscersi, parte da qui.


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