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Premio
Terre del Negramaro
XI Edizione
Valorizzare il vitigno storico dell’area dove sorge Guagnano e i produttori impegnati in un percorso virtuoso che ha saputo affermare il Negroamaro in tutto il mondo, è il chiaro obiettivo della manifestazione che quest’anno ha deciso di premiare personalità di prestigio del panorama enologico nazionale e non solo.
Quest’anno il "Premio alla Cultura del Vino" andrà infatti a Luca Gardini, “Miglior Sommelier del Mondo 2010”, autore della guida "I 100 migliori vini e vignaioli italiani", ideatore del Tws_Best Italian Wine Award, e Marco Sabellico, curatore della Guida “Vini d'Italia” del Gambero Rosso: entrambi ritireranno il premio durante la serata del quando si accenderanno finalmente le luci sul grande palco. L’edizione 2019 di “Terre del Negroamaro” prevede però anche altri riconoscimenti: a Mino Ianne, docente universitario e storiografo dell’olio e del vino, il premio “Radici”; il premio come “Ambasciatore del Negroamaro” andrà al sommelier Gilles Coffi Degboe; il premio alla Comunicazione a Enzo Magistà, direttore di TG Norba. Due inedite menzioni speciali - alla prima per la valorizzazione della gastronomia del territorio, al secondo per competenza e dedizione nella divulgazione dell’enogastronomia pugliese - riguarderanno rispettivamente la chef Alessandra Civilla e il giornalista Pasquale Porcelli. Premio “Terre del Negroamaro”, infine, al presidente del Gal Terra d’Arneo Cosimo Durante.
A presentare la serata Chiara Chiriatti, volto noto di Telenorba.
Prevista durante la serata anche l’esibizione di Tony Esposito e dell’Ensemble Terre del Negroamaro, secondo il progetto triennale “Il suono illuminato”, che nasce all’interno dell’Unione dei Comuni del Nord Salento e coinvolge cinque realtà che condividono obiettivi e orizzonti di sviluppo. Il progetto interessa Guagnano, Salice, Surbo, Squinzano e Trepuzzi come capofila. Le feste e gli eventi di ciascun paese, infatti, rappresentano un importante volano per la destagionalizzazione e l’internazionalizzazione dei territori, pur nelle diverse specificità, ma anche per la promozione di eventi legati appunto quella cultura immateriale che si esprime attraverso la ritualità delle feste patronali e delle bande da giro.