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Eventi e speciali

Dall’acciaieria alla fabbrica dei suoni

Dall’acciaieria alla fabbrica dei suoni

Francesca Mazzotta

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 16/12/2019
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Libreria Palmieri - Via Salvatore Trinchese, 62
  • Orario: 18.00

Dall’acciaieria alla fabbrica dei suoni

Zecchini Editore

Il lavoro in fabbrica, nella vecchia Italsider di Taranto, poi il balzo da outsider nel panorama della musica contemporanea, sino alla conquista dell’Oscar della classica proprio per un'opera dedicata alla città dell’acciaio. Francesco Mazzotta racconta la straordinaria esperienza artistica di Giovanni Tamborrino, compositore fuori dagli schemi. L’appuntamento, promosso in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento Oles e dall’Associazione Mozart Italia, coincide con la presentazione del nuovo lavoro di Giovanni Tamborrino,

“L’abisso negli occhi”, drama concert n. 2 per attrice, flautista e orchestra sul delicato tema della violenza di genere che il 19 dicembre verrà eseguito al Teatro Apollo di Lecce (20.30) con l’attrice Stefania Rocca voce recitante, la flautista Giorgia Santoro in veste di solista e l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento diretta da Eliseo Castrignanò.

Con l’autore del libro, Francesco Mazzotta, intervengono il vicepresidente della Oles, Maurilio Manca, e il presidente dell’Associazione Mozart Italia, sede di Lecce, Antonio Montinaro. “Dall’acciaieria alla fabbrica dei suoni” non è soltanto un saggio, ma un affresco con il quale Francesco Mazzotta ripercorre in modo avvincente le vicende di un performer assolutamente originale, ma anche compositore visionario profondamente legato alla propria terra, diventato un protagonista della musica contemporanea dopo essere stato operaio nella vecchia Italsider di Taranto, la fabbrica al centro dell’opera “Mare metallico” per la quale Tamborrino si è aggiudicato il Premio Abbiati, il più prestigioso riconoscimento italiano nell’ambito musica classica. Tuttavia, il libro non racconta la storia di un riscatto, ma di un antiaccademico protagonista della scena attuale in grado di operare, da meridionale, una riflessione su un Sud che non si abbandona alla storia negata, ma al contrario ne scrive una propria. Corredato da un’appendice fotografica, «il volume costituisce una testimonianza preziosa e necessaria - scrive nella prefazione Enrico Girardi, critico musicale del Corriere della Sera - perché, leggendo il libro, ci sembra di ascoltare le composizioni del musicista pugliese attraverso le orecchie (e la fluida penna) del saggista».

Il libro, che si dipana come un appassionante racconto, attraversa le varie tappe dell’artista pugliese. E racconta anche l’esperienza del Festival della Terra delle Gravine, nel quale Tamborrino, instancabile sperimentatore, riesce a realizzare una perfetta corrispondenza tra scelte espressive e identità culturale, iscritta nella particolare geografia della zona, ponendosi come precursore di quanto sta accadendo oggi con Matera 2019.


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