Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Eventi e speciali

La stanza di Ezechiele

Santuario della Pazienza

Retrospettiva sull'artista Ezechiele Leandro

Informazioni utili

La stanza di Ezechiele

Il Museo d'arte contemporanea di San Cesario di Lecce ospita una mostra retrospettiva sull'artista Ezechiele Leandro a cura di Lorenzo Madaro e il contributo di Luigi Negro.

Da venerdì 28 febbraio a domenica 16 marzo le sale del Museo d'arte contemporanea del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce ospitano La stanza di Ezechiele, una mostra sentimentale su Ezechiele Leandro a cura di Lorenzo Madaro e con il contributo di Luigi Negro.

L'appuntamento è organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di San Cesario di Lecce con il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Accademia di Belle Arti di Lecce, Osservatorio di Outsider art dell'Università di Palermo e Ammirato Culture House di Lecce in collaborazione con Maison de Créatif di Mariangela De Carlo.
In contemporanea sarà possibile proseguire il percorso del progetto espositivo presso l'Accademia di Belle Arti di Lecce, nel cui chiostro è esposta in permanenza un'importante scultura dell'artista.

Artista visionario, eclettico e curioso, Ezechiele Leandro recentemente è stato al centro delle attenzioni dei media più per gli incresciosi fatti di cronaca che hanno riguardato il suo Santuario della Pazienza (costituito da centinaia di sculture antropomorfe concepite con materiali di risulta nel giardino attiguo alla sua casa di San Cesario), che per la straordinaria vicenda artistica che lo ha visto protagonista fino al 1981, anno della sua scomparsa.

Il Comune di San Cesario ha così deciso di ordinare una sua mostra retrospettiva per puntare l'attenzione anche e soprattutto verso la sua complessa attività pittorica e plastica, con un progetto espositivo che vuole - secondo le intenzioni di Lorenzo Madaro e Luigi Negro - entrare nel vivo del suo operare artistico, con l'esposizione di numerosi dipinti, disegni, sculture, appunti, manoscritti e fotografie. Non un percorso canonico e rigidamente museale, ma un vero e proprio ambiente - ricavato all'interno del piano attico del Palazzo Ducale di San Cesario - colmo di opere, oggetti, ricordi. Non uno spazio della commemorazione, ma uno spazio vivo, ancora attivo. Si è preferito prediligere le opere e i documenti provenienti da collezioni private di San Cesario, per ricongiungere idealmente l'artista con i suoi concittadini, per rinsaldare un rapporto troppo spesso frainteso e difficile.

I visitatori della mostra saranno accompagnati dagli studenti delle ultime classi del Liceo Artistico "Ciardo-Pellegrino" di Lecce.

"Questa mostra rappresenta un naturale coinvolgimento della comunità in un'operazione corale di attribuzione di valore all'artista ed al percorso intrapreso per ottenerne la tutela", sottolinea il sindaco Andrea Romano. "Ormai da mesi questa Amministrazione lavora, in sinergia con la sovrintendenza, per sancire definitivamente l'importanza e l'inviolabilità dei luoghi che accolgono le sue opere, in particolare del Santuario della Pazienza. Un lavoro lungo e pieno di insidie reso meno gravoso dalla sensibilità estrema dimostrata dal ministro Massimo Bray e dal mondo intellettuale salentino, con in testa Luigi Negro e Lorenzo Madaro. Molto è stato e tanto ancora potrà essere fatto con il contributo e l'impegno di tutti".

"Dopo il lancio in ottobre dell'appello per la salvaguardia del Santuario della Pazienza sottoscritto tra gli altri da autorevoli esponenti del panorama culturale e artistico internazionale, questa mostra proprio perché realizzata con le opere possedute dai cittadini, ha l'obiettivo di stabilire una sorta di ideale riconciliazione tra la comunità e l'artista", ribadisce l'assessore alla Cultura Daniela Litti. "In tanti, infatti, hanno risposto con entusiasmo al nostro invito e prestato le opere che avevano nelle loro case, sentendosi in questo modo partecipi di questo ambizioso e importante progetto culturale di rilancio e valorizzazione dell'artista Leandro che l'amministrazione comunale ha da qualche tempo intrapreso".

"Sono molto interessato a questa iniziativa di studio e divulgazione che riguarda l'opera di Ezechiele Leandro", sottolinea Claudio Delli Santi, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. "La mostra retrospettiva, organizzata dal Comune di San Cesario negli spazi espositivi del Palazzo Ducale, ci vede attivamente coinvolti; l'Accademia di Belle Arti di Lecce, anche in tempi precedenti alla rivalutazione critica e storica di Leandro, è stata sempre molto cosciente dell'alto valore artistico della sua opera. Tra l'altro da decenni la nostra Istituzione possiede un'importante opera scultorea dell'artista, visitabile in permanenza nel chiostro del convento che ci ospita".

"Nel contesto delle ricerche che il nostro laboratorio svolge da anni, il caso di Leandro si colloca come punto importante per i rapporti stretti con il territorio pugliese e i suoi ricercatori", precisa Rachele Fiorelli, dell'osservatorio di Outsider art dell'Università di Palermo. "Il contributo di Lorenzo Madaro edito nel 2012 sulla rivista del nostro osservatorio ribadisce il nostro interesse verso l'opera di Leandro, vista sia dal punto di vista della singola creazione che da quello più ampio legato al tema degli enviroments, argomento oggi attualissimo in ambito europeo. L'Osservatorio Outsider art partecipa quindi con grande piacere a questo omaggio organizzato a San Cesario di Lecce, auspicando una crescente e produttiva collaborazione".

Trovatello, nato a Lequile il 10 aprile 1905, gli viene imposto il nome di Ezechiele Leandro e subito affidato a baliatico. Fino al 1916 frequenta alcune classi delle scuole elementari e lavora come pastore. Il 14 novembre 1916 Giovanna Ciurlia riconosce Leandro come proprio figlio (senza però potergli dare il cognome) e viene chiuso in convento presso i frati. Nel 1921 parte per il servizio militare. Nel 1933 sposa Francesca Martina e si trasferisce a San Cesario di Lecce. Dal matrimonio nascono Maria Pia, Ines, Anna e Angelo affetto da sindrome di Down. Per far fronte ai problemi economici trova lavoro come minatore dapprima in Africa,dove rimane venti mesi e poi in Germania. Nel 1939 è richiamato alle armi e assegnato alla caserma della Guardia di Finanza di Mare nel 1941 a Matera,dove si trasferisce con la famiglia che lo segue due anni dopo a San Cesario, essendo stato destinato in forze a Galatina. Nel '46 apre un'officina di affitto, riparazione e vendita di biciclette,e lavora anche come cementista e incrementa l'attività di rottamaio. Acquista il terreno in via Cerundolo e inizia la costruzione della sua casa e trasferisce a Lecce la sua attività di rottamaio che si è notevolmente incrementata. Dal 1957, dopo aver sperimentato la scultura decide di cimentarsi nella pittura. Partecipa a vari concorsi, e la tv italiana si occupa di lui nel '62, quando inizia la costruzione del "Santuario della Pazienza"e nel 69. Nel '70 è sconvolto dalla perdita della moglie. L'anno dopo espone a Londra, alla "Galleria '70" di Lecce, e partecipa a diverse collettive e personali in tutta Italia ed è a Roma tra i "90 Artisti in via Frattina". Incontra per un'intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno Antonio Verri, sarà l'inizio di una lunga amicizia. Nel '72 apre a Lecce la Galleria Leandro e poco tempo dopo espone alla galleria comunale "Il Sedile" di Lecce. Si occupano di lui Toti Carpentieri e Renzo Margonari e anche la Rai TV che trasmette un altro servizio. Intanto i rapporti con alcuni suoi concittadini si fanno sempre più ostili al punto che nel '73 è costretto a sopraelevare il muro di cinta del giardino per difendere se stesso e le sue opere dalle continue aggressioni di chi considera Leandro un "pazzo" creatore di "mostri, pupi" contro i quali addirittura si arriva a chiedere in una petizione di firme che vengano rasi a suolo. Nel frattempo però Leandro riceve riconoscimenti in campo internazionale e continua le sue esposizioni su tutto il territorio nazionale e poi in un tour europeo che lo porta a Lione, Londra, Parigi, Bruxelles, Strasburgo, Berlino e Marsiglia. Il 12 ottobre 1975 inaugura "Il Santuario della Pazienza" - Museo Leandro, San Cesario di Lecce. Recensito da importanti testate giornalistiche e cataloghi d'arte riceve il titolo di Accademico dell'Accademia Tiberina di Roma,vince numerosi premi e nel '77 pubblica il suo primo libro "La creazione degli angeli e il peccato di Adamo ed Eva" e nel 1980 per il libro "Sentite questo" viene nominato dall'Accademia Internazionale di lettere Arti e Scienze di Bologna "Accademico d'onore a vita". Prepara con la collaborazione del Comune di San Cesario e il Quotidiano di Lecce la grande mostra fissata per il febbraio del nuovo anno presso il Museo d'Arte Contemporanea di San Cesario curata da Toti Carpentieri, ma muore il 17 febbraio 1981. In anni recenti il Santuario della pazienza è stato al centro di numerose azioni e riflessioni del collettivo "Lu Cafausu", che proprio a San Cesario ha avviato da quattro anni "La festa dei vivi (che riflettono sulla morte)". Attualmente quattro sculture di Leandro sono esposte nella sezione permanente del museo MUST di Lecce.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni - dal lunedì alla domenica - dalle 17 alle 19.30. In contemporanea sarà possibile visionare l'importante scultura di Ezechiele Leandro conservata nel chiostro dell'Accademia di Belle Arti di Lecce (via Libertini, 3 - 73100 Lecce / Tel. 0832258611).


Galleria immagini

Link utili

ClioCom © copyright 2024 - Clio S.r.l. Lecce - Tutti i diritti riservati