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Eventi e speciali

Facebook e i nuovi attori di un palcoscenico senza sipario

copertina

Informazioni utili

  • Categoria: Convegni, Conferenze, Incontri
  • Data: 10/04/2014
  • Dove: Francavilla Fontana
  • Indirizzo: Giba Cafè - Piazza Unmerto I

Facebook
e
i nuovi attori di un palcoscenico senza sipario

Intervengono
Daniela Chionna Art designer e public relator
Prof. Pietro Filomeno Docente di Lettere
Dott. Carmelo Ciracì  Psicologo e Psicoterapeuta
Dario Mancino Presidente del Leo Club di Francavilla Fontana
Carlo Gallone Studente dell'Università del Salento
Cosimo Scarpello Autore del libro "Stressbook"


"Stressbook" di C. Scarpello SECOP Edizioni (2013)
Facebook e gli altri social media hanno rivoluzionato, nell'arco di pochissimi anni, il pensiero, i comportamenti e i modelli comunicativi dell'umanità, affidandola a un destino segnato da relazioni virtuali e dominato da valori alienanti.
La visione dell'Autore, un ultraquarantenne che appartiene a una generazione cresciuta con valori estranei alle logiche del web, accompagnerà dall'inizio alla fine il lettore in un viaggio nel mondo virtuale di Facebook. Con un obiettivo dichiarato: stanare e svelare, mediante una sferzante e ostinata requisitoria, banalità, idiozie, paradossi e contraddizioni che imperversano sul più noto dei social network.

Cosa potrebbe accadere, in un futuro non molto lontano, se un adolescente, avvezzo a trascorrere intere giornate su Internet e ad utilizzare Google come fonte delle proprie conoscenze e Facebook come luogo per socializzare, si trovasse tra le mani un libro e cominciasse a sfogliarlo?
E' questa una domanda che Cosimo Scarpello, in occasione di alcuni recenti incontri in cui ha presentato il suo saggio intitolato Stressbook, ha provocatoriamente rivolto ai tanti partecipanti interessati a quest'argomento.
Una domanda non casuale, poiché Internet, social network e linguaggi delle nuove generazioni, sono la spia di un cambiamento epocale che ha travolto ogni aspetto della vita sociale e tracciato un solco invalicabile tra due generazioni appartenenti a due epoche contigue, rendendole, di fatto, molto distanti tra loro. E' questo il giudizio critico sul mondo dei social network, contenuto nel recente saggio di Cosimo Scarpello intitolato "Stressbook": un giudizio che risente del conclamato atteggiamento dell'autore verso le rinnovate tendenze sociali e i moderni strumenti di comunicazione; un atteggiamento decisamente recalcitrante. Una sentenza che, come emerge anche dalle pagine dello stesso libro, sembrerebbe inappellabile.
Un giudizio che si fonda sul timore che il social network possa creare una frattura difficilmente ricomponibile tra due culture. Preoccupazioni non del tutto peregrine, se si pensa all'ingente quantità di 'pattume' che quotidianamente intasa le bacheche di milioni di utenti connessi al social network: moralismi e facili giustizialismi, mediante i quali sempre più persone, sedotte dal fascino di una comunicazione rapida e priva di filtri, sfogano nel web le proprie frustrazioni; offese e imprecazioni di qualsivoglia tenore, con cui gente rancorosa e invidiosa insulta i propri simili e calpesta la dignità di chicchessia, soggiogata da quell'apparente promessa d'impunità che l'anarchia di un mondo senza regole sembra garantire con sconcertante generosità; giovani e adulti in cerca di protagonismo, o semplicemente vittime della loro vanagloria, che pubblicano costantemente e scriteriatamente immagini di ogni tipo, siano esse insignificanti o attinenti alla sfera sessuale.
Tuttavia, quelli appena elencati sono soltanto alcuni degli aspetti dell'inclemente requisitoria con cui l'autore si scaglia contro il social network. Un altro aspetto legato all'utilizzo della rete sociale, che l'autore non risparmia da critiche,  è quello linguistico.
Del resto, non è un caso, se frasi concise e sgrammaticate, messaggistica istantanea, uso sconsiderato di acronimi, ricorso a modelli espressivi preconfezionati e ripetuti (i cosiddetti 'aforismi'), tipici della comunicazione virtuale, hanno oramai profanato l'aura di sacralità e intangibilità che ha da sempre avvolto quella che un tempo fu la lingua di Dante, di Petrarca e poi di Manzoni. E Facebook, il social network per antonomasia, sembra esserne la fucina: una vera e propria palestra linguistica, un' Accademia della Crusca del XXI secolo, che le nuove generazioni  hanno eletto a dizionario ufficiale dell' italico idioma. 
Sono solo alcune delle tante tematiche connesse all'utilizzo dei social media, di cui si parlerà Giovedì 10 aprile a Francavilla Fontana (BR), nel dibattito pubblico che si terrà in Pazza Umberto I in un "Caffè Letterario" allestito per l'occasione: il Giba Cafè.
L'incontro, dal titolo "Facebook e i nuovi attori di un palcoscenico senza sipario" sarà l'occasione per la presentazione di "Stressbook", un libro che a soli nove mesi dalla sua pubblicazione ha già riscosso tanti consensi, attestati dalla partecipazione a importanti kermesse letterarie, dall'elevato numero di copie vendute e, soprattutto, dalle numerose recensioni.

Prefazione a cura di Mino De Masi, giornalista capo-redattore del Nuovo Quotidiano di Puglia.


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