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Eventi e speciali

'Italia supposta - Una Repubblica fondata sulla prostata' di Igor Righetti

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READING - ONE MAN SHOW del ComuniCattivo IGOR RIGHETTI

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 27/09/2014
  • Dove: Parabita
  • Indirizzo: Teatro Carducci
  • Costo: ingresso gratuito
  • Orario: 18.30
  • Telefono: 3403180471

Associazione Cantieri Culturali Aperti
Presidio del Libro

Italia supposta
Una Repubblica fondata sulla prostata


READING - ONE MAN SHOW
del ComuniCattivo IGOR RIGHETTI

Scheda del libro e del progetto

Il primo progetto editoriale italiano di libroterapia per combattere ansia e stress.

"Italia supposta - Una Repubblica fondata sulla prostata" è  il titolo del nuovo, ironico e corrosivo libro del ComuniCattivo Igor Righetti, anche in versione eBook, in vendita sul sito dell'autore www.igorrighetti.it, negli aeroporti, Autogrill, Chef Express, nelle stazioni ferroviarie, in bar, ristoranti, librerie online e in numerosi negozi di tutta Italia tra i quali Piquadro

Per alleviare l'ansia, la depressione, la frustrazione, lo stress, le delusioni, le somatizzazioni, le crisi esistenziali, il crollo dell'autostima, il pessimismo cosmico e la perdita del buonumore causati dalle tante schifezze che siamo costretti a leggere, sentire e vedere ogni giorno, tutte suscettibili di trattamento sanitario obbligatorio, è uscito "Italia supposta - Una Repubblica fondata sulla prostata" (304 pagine, edito da Igor Righetti Comunicazione), il nuovo, ironico e corrosivo libro, anche in versione eBook in tre formati, del ComuniCattivo Igor Righetti, giornalista professionista, docente universitario di comunicazione e public speaking, autore e conduttore radiotelevisivo. È il primo progetto editoriale italiano di "libroterapia", anche di gruppo, che l'autore, pronipote del grande Alberto Sordi che lo iniziò ai segreti del mestiere radiofonico e al quale è dedicato il volume, ha ideato e realizzato e che definisce "un manuale di automedicazione cerebrale senza obbligo di ricetta medica". "Nella professione e nella vita - spiega Righetti - ho fatto mia la massima di Albertone: 'La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto'". La prefazione è dello psicoterapeuta e direttore del mensile Riza Psicosomatica, Raffaele Morelli.

Dice Igor Righetti: "Se, a causa delle tante storture italiane sei costretto ad assumere ansiolitici, tranquillanti e psicofarmaci questo libro fa per te. Sostituirai i medicinali con la lettura di queste pagine. Se invece non li assumi puoi fare un'operazione di prevenzione perché l'Italia è la nazione più bella del mondo ma le cose non cambieranno mai in quanto per cambiare il Paese dovremmo cambiare noi italiani. In un  Paese schizofrenico come l'Italia che non si sforza più neppure di sembrare normale c'è  tanto bisogno di psicologi e pure di psichiatri. Ma di quelli bravi però". Nella copertina realizzata da Bloody fine di Firenze Igor Righetti è ritratto assieme al suo immancabile bassotto Byron con tanto di collare-cravatta tricolore da lui ideato fotografati da Marco Miglianti a cavallo di una supposta in fuga dall'Italia.

Come esistono l'aromaterapia, l'ortoterapia,  la clownterapia, l'arteterapia, la cromoterapia, l'ippoterapia e la pet therapy esiste anche la libroterapia o biblioterapia.  Rappresenta uno strumento terapeutico molto importante per l'umore messo a dura prova dalle fatiche della quotidianità e dalla stupidità umana.  "Italia supposta" entra nell'intimo dell'animo umano, nei meandri più profondi e nascosti.

"In un mondo dove tutto viene bruciato con forsennata rapidità - spiega Igor Righetti - la lettura di questo libro costituisce, a seconda di ciò che ti tormenta,  un aiuto indispensabile per riappropriarti dei tuoi spazi e per rinforzare le difese immunitarie minacciate da ipocrisia e soprusi. È un antidoto per combattere lo sconforto e la solitudine, per curare e confortare l'anima, per riflettere e confrontarsi sorridendo e sdrammatizzando i tanti fatti che caratterizzano l'Italia e che spesso ci vedono 'protagonista-vittima'. La libroterapia quindi rappresenta un rimedio sano ed efficace privo di effetti collaterali ed è anche un valido strumento di prevenzione".

Nei Paesi anglosassoni, per esempio,  da tempo viene prescritta la lettura come valido aiuto per la psiche. "Questo libro - rileva l'autore - segue il concetto dei vaccini: leggendolo contrai il virus ma poi diventi immune a tutte le schifezze che ti circondano. Immune, non indifferente, in quanto non farà perdere il senso di indignazione. È un volume con tante risposte ai perché l'Italia, il Paese dove tutti vorrebbero venire a vivere, è arrivata a questo punto di declino. Nazione dalla quale fuggono sia i cervelli migliori sia i pensionati. Dove si parla tanto di meritocrazia ma chi la attua rischia una querela perché la meritocrazia ha lasciato il posto alla gerontocrazia e alla raccomandazione, dove truffare è una professione come le altre e dove i grandi truffatori sono sempre gli stessi in quanto per questa attività servono persone con esperienza, dove il sistema giudiziario è misericordioso con chi delinque, dove i grandi evasori fiscali totali patteggiano guadagnandoci. Un Paese che piange miseria ma non è in grado di spendere i fondi strutturali europei, collocato al primo posto dall'Unione europea nella classifica dei Paesi disonesti. Una nazione frammentata da decine di partitini politici, dove ogni due minuti viene svaligiata una casa, dove si laurea la metà degli studenti rispetto alla media degli altri Paesi europei, dove il tasso di obesità infantile è il più alto d'Europa e costa allo Stato oltre otto miliardi di euro, dove circa un terzo del reddito che produce è sconosciuto al fisco, in cui più di un terzo dei suoi abitanti non ha mai usato Internet, dove in campo sessuale deteniamo una media per coppia di 9 rapporti al mese ma una coppia su quattro non supera i due minuti di durata e dove ben 12 milioni di persone si rivolgono ai maghi per un giro d'affari di circa 6 miliardi di euro".

E ancora: "L'Italia è anche il Paese dei falsi invalidi, dei baby pensionati, di coloro che percepiscono ancora la pensione dei genitori morti da decenni, il secondo Paese al mondo con il numero maggiore di anziani dopo il Giappone, è all'ultimo posto per valore di capitale umano del gruppo dei Paesi Ocse e per qualità dei servizi pubblici locali. Ma ci collochiamo al quinto posto nel mondo per il tempo che trascorriamo guardando la televisione".

Afferma Righetti: "Ormai migliaia di immigrati che hanno avuto la cittadinanza italiana rivogliono quella d'origine". Del resto, come dice l'autore con uno dei suoi celebri aforismi è "meglio una pillola d'informazione che un'informazione... supposta!".

E così dopo il successo del suo quinto libro "Felici come mosche in un Paese di stitici" pubblicato da De Agostini Igor Righetti lascia per scelta i grandi editori e diventa editore di se stesso. "In questo libro - dice - la libertà di espressione è garantita totalmente, senza censure di nomi o di fatti, in quanto il suo autore è anche il suo editore. Un volume non riservato ai bibliofili ma aperto anche a coloro che i libri non li leggono dalla fine del loro percorso scolastico. 'Italia supposta - Una Repubblica fondata sulla prostata', una  considerazione che deriva dall'anzianità di tanti che occupano posizioni di comando. Questo per essere ottimisti perché ormai l'età avanzata di coloro che sono al potere in Italia è talmente vetusta che molti di loro la prostata non l'hanno nemmeno più. Del resto l'Italia ha smesso da tempo di essere una Repubblica fondata sul lavoro, dato che il lavoro non c'è soprattutto per i giovani. Perché abbiamo governanti e manager di Stato così vetusti con antitarme incorporato?  Forse perché l'Italia è il Paese più ricco del mondo di reperti archeologici? Il nostro potrebbe essere un Paese meraviglioso, ci invidiano tutti per la nostra storia, le bellezze naturalistiche, il clima, l'alta qualità dei prodotti enogastronomici. Peccato che troppa politica sia stata più interessata a colpire l'avversario che al bene del Paese.  Una volta letto il libro può essere liberato, lasciato nei parchi o nelle sale di attesa di studi professionali perché da sempre credo nella condivisione. E un libro ha la capacità di aggregare e di alimentare lo spirito di appartenenza a un gruppo, come è quello dei ComuniCattivi che mi seguono da 12 anni su Rai Radio 1 e da alcuni anni anche su RaiDue, all'interno di Tg2Insieme".

Scrive lo psicoterapeuta e direttore di Riza Psicosomatica Raffaele Morelli nella sua prefazione "Istruzioni per l'uso contro le tossine mentali": "Forse per Igor l'indignazione è il primum movens verso l'autocoscienza, che è anche rendersi conto del sistema in cui viviamo. Siamo diventati così poco naturali, molto stupidi, imbottiti di pensieri sempre uguali, identici, che ripetiamo come scimmie per appartenere alle voci del coro. Igor non è mai stato una voce del coro... Si esce da questo libro con una certezza: che stiamo andando lontanissimo da noi stessi, dal destino che ci spetterebbe. Come individui e come cittadini, ne usciamo con molta tristezza, perché vedere le cose come sono ci toglie i veli del nulla; ma se cade l'inutile, il superfluo, l'illusorio, il vano saremo di fronte alla strada su cui incamminarci. Gli organismi reagiscono e si autoricreano quando spazzano via le tossine, che Igor ci illustra una per una, non risparmiandocene nessuna".

 A volte per scendere dentro se stessi bisogna guardarsi intorno. Vedere il mondo in cui siamo calati e quanto prigionieri siamo dei luoghi comuni, delle banalità, dei modelli, degli schemi, peraltro quasi sempre nocivi. Ancor di più quando stiamo assorbendo pensieri altrui che sono diventati nostri, camuffati da finta saggezza. Igor lo sa e sfida il lettore. Gli sbatte in faccia una rivelazione: guarda che cosa siamo diventati! Lo sapevi che, continuando di questo passo, finirai per ricorrere al lifting anche per il tuo cane, per ringiovanirlo, per trasformarlo completamente in un vero peluche?

Ci voleva pur qualcuno che ti rinfrescasse la memoria di quel che ti succede intorno, di un Paese allo sbando, malato di soluzioni sempre improvvisate... Ci voleva qualcuno che ti mostrasse cosa accadrà nei prossimi anni, quando le pensioni svaniranno, quando saremo superintossicati da tutte le pastiglie che prendiamo, quando vedremo di fronte agli occhi per davvero il mondo che stiamo costruendo.

Igor parla di libro terapia, ma le pagine che ci regala non sono troppo rassicuranti, quando ci svelano da che mostri televisivi siamo circondati, da quali finzioni illusorie ci facciamo sommergere. La verità dicevano i grandi psicoanalisti è all'inizio amara, ma è l'unica certezza per chi vuole fare un percorso verso l'evoluzione. E Igor ce la somministra goccia a goccia, snocciolando dati impressionanti sulla nostra visione del mondo e sulle illusioni che ci ingabbiano in una ragnatela e si nutrono della nostra essenza.

Sono 12 milioni gli italiani che corrono dai maghi per un giro d'affari di circa 6 miliardi di euro. Ci piace illuderci che qualcuno ci dica cose che già sappiamo e che le volga verso la profezia che desideriamo: lui tornerà, il lavoro andrà benissimo, avrai un figlio entro dicembre... Ma Igor, come Ulisse, ci insegna che le Sirene ci conducono verso l'annientamento: più o meno quello che sta accadendo a ciascuno di noi e alla nostra Italia. Non salva nessuna Sirena Igor: dagli chef della nouvelle cuisine, alla diffusione caotica e senza senso degli psicofarmaci, del Viagra, ai laureati che non vanno via di casa, ai permessi premio che non si negano a nessuno, al crollo del Capitale Umano Italiano. Pagina dopo pagina si è sempre più indignati verso se stessi e verso la trappola che ci hanno costruito intorno.

Forse per Igor l'indignazione è il primum movens verso l'autocoscienza, che è anche rendersi conto del sistema in cui viviamo. Basta leggere la pagina sulle metropolitane italiane scarse come in Grecia, sulle carceri degli indulti, sugli amici di Facebook, senza i quali non ci sentiamo di esistere. C'è tanta ironia: Igor, si sa, è l'uomo delle battute taglienti, delle parole che entrano nell'inconscio e non si fermano alla superficie. Ma c'è anche tanta amarezza. C'è soprattutto il rammarico di aver perduto l'essenza, di non sapere più chi siamo e dove andiamo. Abbiamo perso il senso della giustizia, della natura, della compassione per gli animali, del dono (leggete le pagine sul 5 per mille).

Siamo diventati così poco naturali, molto stupidi, imbottiti di pensieri sempre uguali, identici, che ripetiamo come scimmie per appartenere alle voci del coro. Igor non è mai stato una voce del coro... Si esce da questo libro con una certezza: che stiamo andando lontanissimo da noi stessi, dal destino che ci spetterebbe. Come individui e come cittadini, ne usciamo con molta tristezza, perché vedere le cose come sono ci toglie i veli del nulla; ma se cade l'inutile, il superfluo, l'illusorio, il vano saremo di fronte alla strada su cui incamminarci. Gli organismi reagiscono e si autoricreano quando spazzano via le tossine, che Igor ci illustra una per una, non risparmiandocene nessuna.


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