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Eventi e speciali

Approdi d'Arte

opera Dirk Verdoorn

Omaggio agli artisti stranieri ospiti del Salento

Informazioni utili

  • Categoria: Mostre e mostre mercato
  • Dal 03/10/2014 al 20/10/2014
  • Dove: Nardò
  • Indirizzo: Galleria L'Osanna - Via XX Settembre, 34
  • Telefono: 0833562906; 3339587269
  • E-mail: leuzzi.riccardo€alice.it

Approdi d'Arte è l'appuntamento di fine estate della Galleria L'Osanna in omaggio agli artisti stranieri ospiti del Salento. Molti di essi sono stati censiti da Marina Pizzarelli, Caterina Gerardi e Marilena Cataldini nel loro libro "Verso Sud - Salento d'acqua e di terra rossa" del 2008, con il quale si compila una prima ricognizione ad iniziare dal Sud Salento, da Spigolizzi dell'inglese Norman Mommens sino a Leuca, su quella immigrazione intellettuale in territorio salentino a partire dagli anni '70 del secolo scorso. Dirk Verdoorn è tra i più interessanti artisti venuti da lontano e presenti nel Salento ma non compare in quella rilevazione solo perché giunge in quel di Nardò dopo la pubblicazione del libro. Ha vissuto la sua giovinezza sull'acqua "nell'acciaio che fluttua", sulla chiatta del padre o poi sulla sua, tra le navi mercantili, i mastodonti del mare ispiratori di sogni ed avventure, sino all'irrompere della sua innata passione per il disegno, che ha insegnato, per chiara fama, nelle scuole e nelle accademie di Francia. Poi la pittura è divenuta la sua ragione di vita. Le sue modelle sono le navi ed il suo studio è il mare aperto, quello del Nord, impetuoso e misterioso. Uomo brillante, pur se schivo e riservato, raccoglie l'omaggio che la Galleria L'Osanna gli tributa in quanto illustre "ospite del Salento", con l'esposizione in anteprima di un prezioso gruppo di dipinti destinato in Francia, a Honfleur, città d'arte della Normandia, in programma nel prossimo novembre, per la mostra "Ritorno alla Senna", laddove le acque dolci del fiume sfociano nel mare, e dove Dirk con la sua chiatta dava appoggio alle grandi navi in transito per gli oceani. Pittore senza confini e senza patria, si definisce Verdoorn. "Le mie tele - dice - raccontano il mio universo ed il modo di vedere il mondo attraverso i miei viaggio. Lascio intravedere un po' del mio fatalismo tipico della gente di mare". La mostra è presentata in catalogo da Marina Pizzarelli che cura la serie di mostre a L'Osanna "Approdi d'arte". "L'artista mette in scena il gusto della sfida tra uomo e mare, mare e tempesta, tra piccolo e grande; ma anche il sentimento struggente della limitatezza dell'uomo e del suo sgomento di fronte all'infinità della natura". Un contemporaneo romantico - osserva la Pizzarelli - la cui pittura dal sapore iperrealista fa venire in mente le opere di Turner e Constable nonostante la distanza cronologica e benchè la precisione analitica e la luce ferma e severa, ne "raffreddino" l'immagine.


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