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Eventi e speciali

Eros e Thanatos

erosthanatos

Il teatro della città. Rassegna di Astragali Teatro al Paisiello

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Informazioni utili

  • Categoria: Teatro / Spettacoli
  • Data: 10/12/2014
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Teatro Comunale Paisiello - Via Palmieri
  • Costo: intero € 7; ridotto € 5
  • Orario: 21,00
  • Telefono: 0832.306194; 320 9168440
  • E-mail: teatro@astragali.org

Il teatro della città
Rassegna di Astragali Teatro al Pasiello

Compagnia Atir Teatro Ringhiera di Milano
Eros e Thanatos

Una conferenza spettacolo di Serena Sinigaglia con Sax Nicosia, Serena Sinigaglia, Sandra Zoccolan. Disegno luci Roberta Faiolo, musiche a cura di Sandra Zoccolan, musiche originali e sound design Mario Redemagni.

Amare parole scritte più di 2500 anni fa vuol dire viverle come fossero state scritte per te, oggi. A scuola ero insofferente, mi sentivo frustrata e insoddisfatta. Eppure andava tutto bene, gli studi, la famiglia e gli amici. Qual'era il problema? Riconobbi più tardi che questo malessere dipendeva da un feroce bisogno di "fare esperienza" di cultura: la schizofrenica scissione tra studio ed esperienza diretta, mi provocava una sorta di frustrazione sensuale e molto fisica. L'amore platonico mi lasciava totalmente insoddisfatta. Studiare è come amare, presuppone libertà e sincerità. Cultura è relazione tra il mio io più intimo e unico e un altro io che ha le sue leggi e la sua storia. Quanto più profonda e vera è la relazione, tanto più potente è la conoscenza che se ne trae. "Eros e thanatos", perché ho paura di morire, sì, ed è per questo che amo i classici. Nelle loro parole ritrovo la strada, esse mi indicano la via, mi aiutano a riconoscere cosa è giusto, urgente e importante e cosa non lo è. I classici ristabiliscono il giusto rapporto tra l'umano e l'eterno.
"Eros e thanatos" racconta della mia passione per i classici del teatro greco, per quelle parole antiche che non accaddero mai ma furono sempre. Con me, sul palco, due attori, Sax Nicosia e Sandra Zoccolan.  Io racconto, introduco, collego, suggerisco, cerco; loro, gli attori, agiscono, recitano, per restituirci, ancora una volta intatta, la forza irresistibile di quelle parole.
Viaggeremo dentro le vicende di Baccanti di Euripide. Misi in scena Baccanti quasi vent'anni fa', poco più che ventenne. Fu un'esperienza straordinaria, che mi ha segnato come artista e come persona. Niente è stato più come prima dopo quel viaggio. Sentivo da tempo il bisogno di ripercorrerlo e di condividerlo. L'occasione si è presentata qualche mese fà, quando l'università di lettere antiche di Verona mi ha chiesto di preparare qualcosa sui classici, "a modo mio". "A modo mio" perché non è la prima volta che mi confronto con questo genere ibrido che non è una conferenza, non è uno spettacolo, è qualcosa di diverso, particolare, sempre molto bello e intenso, almeno per me. Da anni, infatti, giro per i teatri con una conferenza-spettacolo su Shakespeare (l'altro mio autore preferito) e l'anno scorso ne ho preparata un'altra sui temi del nazional-popolare e della televisione. Insomma, quando non sono impegnata a fare regie o a dirigere il teatro Ringhiera, mi prendo un tempo di riflessione su ciò che ho fatto e sulle ragioni profonde che mi hanno portato ad essere ciò che sono. In tutti questi lavori intreccio fatti "personali" a fatti "storici" e a testi "classici". Tutto si svolge su un piano di analogie continue, rimandi, collegamenti possibili, a volte del tutto casuali, che però si rivelano illuminanti.
In "Eros e thanatos" parto dalla tragica morte del mio migliore amico per arrivare all'urlo terribile di Achille di fronte alla morte di Patroclo. Questo il prologo. Poi, attraverso la rievocazione del mio esame di greco alla maturità, arrivo alle agognate vacanze in Grecia, all'incontro casuale con i profughi albanesi che, proprio in quel momento, primi anni '90, scappavano a migliaia dal proprio paese. A quel punto l'incontro con "Baccanti", la possibilità davvero fortunata di metterlo in scena per il Festival dell'Olimpico di Vicenza, la decisione di andare in Albania per trovare il coro, tutta l'incredibile avventura mia e della compagnia nell'Albania di allora, il ritorno in Italia, lo spettacolo al festival, e naturalmente il mio impatto con due figure straordinarie quali Dioniso e Penteo nel testo di Euripide. Baccanti è l'ultimo testo della tragedia attica, con esso si chiude per sempre il grande ciclo della cultura ateniese. E' un testo che non finisce di illuminarci e di porci nel cuore delle contraddizioni dell'uomo e delle sue società. Il finale l'ho affidato ai miei due attori e ad Euripide: vediamo Agave con la testa mozzata del figlio Penteo arrivare alle porte di Tebe e chiamare il padre, Cadmo, perché gioisca di quella che, nella sua follia, considera una grande impresa di caccia.
Nell'urlo di dolore di Agave, quando il padre riesce a farla rinsavire, c'è l'urlo di un'intera civiltà, che, senza accorgersene, finì per autodistruggersi. Come a dire: se solo aprissimo i nostri occhi prima dell'irreparabile, sapremo evitare lutti e dolori. Invece, troppo spesso accecati dalle nostre meschinità, non vediamo la rovina che si abbatte su di noi, inesorabile.
Un monito lanciato 2500 anni fa per tutti noi.
Un monito, che, non so voi, ma io vorrei cercare di ascoltare.
Per ora, intanto, cerco di raccontarlo
. (Serena Sinigaglia)

 Biglietteria

Spettacoli per ragazzi inizio ore 17:30. Ingresso unico € 5.

Spettacoli per adulti inizio ore 21:00. Ingresso intero  € 7 ridotto € 5

Per gli spettacoli Le parole souffle e Ròma! Suoni, parole, tamburi della cultura Rom Ingresso unico € 5.

 

I biglietti si possono acquistare

- al botteghino;

- in prevendita presso Astràgali Teatro dall 9 alle 12:30;

- con supplemento on line su www.bookingshow.it

 

 


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