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Eventi e speciali

"Il Matrimonio"

scena

Stagione Teatrale 2015 al Comunale di Nardò

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Informazioni utili

  • Categoria: Teatro / Spettacoli
  • Data: 07/02/2015
  • Dove: Nardò
  • Indirizzo: Teatro Comunale - Corso Vitt. Emanuele II, 22
  • Costo: 12 euro in platea e palco centrale (10 euro ridotto), 10 euro nel palco laterale (8 euro ridotto) e 7 euro in proscenio e loggione. Sono previsti abbonamenti per l'intera programmazione. I biglietti degli spettacoli matinee della "Scena dei ragazzi" hanno
  • Orario: 21.00
  • Organizzatori: Consorzio Teatro Pubblico Pugliese
  • Telefono: 0833 571871/ 836240/ 348 6722242
  • Sito web: http://www.terramareteatro.it

 Stagione Teatrale 2015 al Comunale di Nardò

Prosa e teatro per ragazzi.
Cartellone unico

Koreja-Teatro Stabile d'Innovazione (Lecce)

"Il Matrimonio"

tratto dall'omonima opera di
Nikolaj Vasil'evic Gogol


idea e progetto Salvatore Tramacere , Lucio Diana
adattamento e regia Salvatore Tramacere
con Ivan Banderblog, Francesco Cortese, Giovanni De Monte, Carlo Durante, Erika Grillo, Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio, Fabio Zullino
aiuto regia Giovanni De Monte
scenografia e luci Lucio Diana
realizzazione scene laboratorio Cantieri Teatrali Koreja
aiuto allestimento Angela Chezzi
tecnici Mario Daniele, Angelo PIccinni
organizzazione Franco Ungaro
cura della produzione Laura Scorrano Georgia Tramacere
promozione Antonio Giannuzzi
comunicazione Paola Pepe
amministrazione Anna Petrachi, Fabiola Centonze
segreteria Gabriella Vinsper

Quid rides?... De te fabula narratur.
Che c'è da ridere?...
E' una storia che ci riguarda tutti.

Orazio, Satire, I, 1, 69-70


La commedia in due atti composta da Gogol poco meno di due secoli fa, torna in teatro con i suoi personaggi divertenti, quasi buffi. Personaggi catapultati ai nostri giorni che nascondono inquietudini e abissi di solitudine. Al centro di questa rilettura del testo, ancora una volta, l'uomo e i suoi conflitti visti attraverso uno schermo: sembra di assistere ad una trasmissione televisiva dove uomini e donne cercano l'intimità grazie a un sensale mediatico e proprio come in una trasmissione televisiva dove tutto è finto, costruito alla perfezione, si confrontano a botte di colpi di scena e lasciano spazio alla spettacolarizzazione del pianto e della tragedia che diventa la vera protagonista.
A questo punto il teatro non può far altro che interessarsi all'uomo e analizzarlo senza pietà.


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