Koreja e Rapsodia per il sociale

Il teatro e l’arte come strumenti di integrazione e dialogo interculturale

E' per giovedì l'ultimo appuntamento con il Koreja Lab a Palazzo Grassi - Finali Laboratori 2015 -2016, nell'ambito del "Teatro da Camera", progetto di gestione Palazzo Grassi, Aradeo - Centro delle Produzioni Narrate del Sac Salento di mare e pietre, realizzata con il patrocinio del Comune di Aradeo (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Il pomeriggio si apre alle ore 19.00 con "Ghetto Italia" (ed. Fandango), libro inchiesta di Leonardo Palmisano scritto con Yvan Sagnet. Il reportage fatto di storie raccontate e vissute al limite della sopportazione fisica e psicologica è un incredibile viaggio nei nuovi ghetti disseminati per l’Italia da nord e sud. La mappa di un paese ridisegnato da razzismo, ingiustizia e indifferenza. Dialoga con Leonardo Palmisano, Maria Grazia Gioffrè rappresentante dell’Associazione Rapsodia8.9.

Dalla Puglia al Piemonte, passando per la Lucania, il Lazio e la Campania, i braccianti immigrati sono sempre più spesso vittime di un caporalato feroce, che li rinchiude in veri e propri “ghetti a pagamento”, in cui tutto ha un prezzo e niente è dato per scontato, nemmeno un medico in caso di bisogno. Questa brutale realtà la conoscono in pochi, taciuta dalle istituzioni pubbliche locali, dal sistema agricolo italiano, dalla piccola e media distribuzione e dalle multinazionali dell’industria agroalimentare, che si servono di questa forma coatta di sfruttamento, imponendo un ribasso eccessivo dei prezzi dei prodotti. Si tratta di un complesso sistema criminale in cui a rimetterci sono solo i braccianti, costretti a pagare cifre impensabili per vivere stipati in baraccopoli insalubri, lontano da qualsiasi forma di civiltà.

A seguire, alle ore 20.30, "Transumanza di Viole", rapsodia di voci in un intreccio di canto e poesia, un piccolo spettacolo musicale nato da un laboratorio espressivo condotto da Gaetano Fidanza, presso il centro Sprar Kalòs ìrtate di Martano.

Rapsodia Di Voci è un coro multiculturale formato in prevalenza da rifugiati politici che, con onestà e passione, si sono cimentati nel lavoro di scrittura dei testi ed interpretazione di canti originali. Al cuore di questo lavoro c'è un forte bisogno espressivo, una necessità di prendere parola, per ricominciare a sentirsi persone, individui in un contesto sociale che vorremmo aperto ed inclusivo. Il coro multiculturale Rapsodia Di Voci nasce dall’esperienza del laboratorio di canto e poesia organizzato dall’Associazione Culturale Rapsodia 8.9 in collaborazione con Koreja.

Durante il laboratorio, condotto da Gaetano Fidanza, presso il centro Sprar Kalòs ìrtate di Martano gestito dall’Associazione Philos Multiculturale, i rifugiati politici e i richiedenti asilo sono stati coinvolti nella scrittura poetica e nella composizione musicale di canti. Il progetto è appoggiato da diversi partners (Cir, Comune di Martano, Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli, YouthMed • Youth Mediterranean Network) che, a vario titolo, interverranno per creare le condizioni affinché il coro possa continuare il suo operato, riaffermando il ruolo del lavoro artistico come mezzo attivo di integrazione sociale e dialogo interculturale. Un momento di festa quindi, ma anche una riflessione sulla memoria, sui concetti di radicamento e sradicamento.