Maglie - La Cronaca che diventa Storia

Introduce il poeta Paolo Colavero; interviene l’editore Andrea Baccassino

Ci sono molti modi per entrare nella Storia e vero è che la Storia la scrivono i vincitori. Ma chi parla di tutte quelle persone che hanno contribuito alla crescita di una piccola città, chi parla di tutte quelle storie apparentemente minori che ci hanno resi quello che siamo? Certe volte è davvero complesso discernere tra cronaca e storia e a volte restano i giornali a conservare la memoria di un passato prossimo. Si dice che Maglie sia città di politici.

Ma chi l’ha costruita sono stati in gran parte gli artigiani, mentre gli scrittori l’hanno raccontata molto spesso senza peli sulla lingua. È da qui che sono partiti un poeta, un ispanista di fama internazionale, una medaglia d’argento olimpica, uno storico, il detective che arrestò la Saponificatrice di Correggio, tre partigiani, il dentista dei Papi, uno dei più grandi poeti dialettali italiani, i creatori del cioccolato e della pasta che tutto il mondo ci invidia, un’attrice concorrente a Miss Mondo e perfino un sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti. E molti altri, naturalmente. Perché una città è come un puzzle e i pezzi che lo compongono sono i volti di queste persone.

È di questo che parla il libro, attraverso degli articoli pubblicati dapprima su Belpaese e poi sulla Gazzetta del Mezzogiorno (e anche qualche inedito). «Io penso - scrive Angela Leucci nella prefazione del volume edito da Abac - che una città sia fatta delle storie della gente che quella città la vive. Tutti hanno una storia. Ce l’ha lo scrittore e ce l’ha l’artigiano che sistema le biciclette, ce l’ha il fotografo e ce l’ha l’appassionato di musica bandistica. E quella che noi giornalisti chiamiamo cronaca. Ci sono cronache diverse, quelle che finiscono in prima pagina, quelle che vanno in terza, quelle a «pagina sei» sono di solito le più bistrattate, e poi ci sono le note di costume, che raccontano la società, ciò che siamo diventati, anche grazie alle storie di chi ci è intorno. […] È stato un lavoro certosino il mio, ma spalmato nel tempo, costellato di caffè e limoncelli, che le famiglie magliesi che ho incontrato mi hanno offerto via via. Seduta nei loro salotti buoni, li ascoltavo, ascoltavo l’amore che avevano nel narrare quelle storie di famiglia per consegnarle a una collettività».

L’autrice

Angela Leucci è corrispondente per la sezione Cultura e Spettacoli della Gazzetta del Mezzogiorno. Ha pubblicato due raccolte di racconti, “Nani, ballerine e altre suggestioni” (Akkuaria), “Cafè des Artistes” (Lupo) e un romanzo in pillole “Diario di una giornalista precaria” (Musicaos). Per le produzioni Abac è autrice del soggetto e cosceneggiatrice del cortometraggio “Io sono la mia principessa” con Anna Rita Luceri e Renato Grilli.