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Eventi e speciali

Borgo Piave in Corto

I Edizione

Informazioni utili

  • Categoria: Rassegne
  • Dal 30/07/2016 al 31/07/2016
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Borgo Piave - Strada Lecce / Frigole
  • Orario: 21.00
  • Telefono: 347/1883395

Borgo Piave in Corto

Rassegna di cortometraggi e documentari con registi e autori salentini

Appuntamento con la prima edizione di “Borgo Piave in corto”, una rassegna di cortometraggi e documentari organizzata dalla Cooperativa Agricola Terrae Ficulae e dall’associazione Latte & Miele e curata da Gabriele Molendini. Nel corso delle due serate saranno proiettate le recenti produzioni di Andrea Ferrante e Marco Gernone, Lara Napoli e Alessandro Salvini, Corrado Punzi, Giuseppe Pezzulla e Mattia Epifani.

La prima serata ospiterà la presentazione e proiezione di “Oro blu. Conversazioni dal mare” di Andrea Ferrante e Marco Gernone. Tiziana Colluto, giornalista salentina, indaga sulle trivellazioni nei mari del Salento, richieste con carte ufficiali a partire dall’ottobre 2014 da parte di compagnie petrolifere straniere. Un’idea alla quale i comuni hanno risposto a gran voce “no”, con raccolte di firme, referendum e l’allestimento di un’apposita documentazione firmata da tutti i sindaci e sottoposta al VIA (Valutazione Impatto Ambientale). Ciononostante il Ministero dell’Ambiente ha concesso i permessi di prospezione petrolifera nel mare del Salento il 3 giugno 2015. A seguire “Io ci provo. Quando il teatro entra in carcere” di Lara Napoli e Alessandro Salvini. Si può cambiare all’interno di un carcere? Può il carcere essere il luogo dove rinascere e non solo dove essere punito per il reato commesso? Qualcosa sta cambiando nella Casa Circondariale di Lecce Borgo San Nicola, in passato nota soprattutto per il sovraffollamento, la carenza del personale e strutturale. Io Ci Provo, quando il teatro entra in carcere parla di un investimento che ha coinvolto non solo un gruppo di detenuti, diventati attori. Coinvolge tutto il personale, dalla direzione alla polizia penitenziaria, perché si è capito che il teatro in carcere è un’occasione su cui scommettere. È rieducazione allo stato puro, perché porta le persone a riflettere su se stesse e a fare squadra. I detenuti-attori raccontano come la vita in carcere sia cambiata per salire su un palco di un teatro vero. In chiusura “I quattro elementi” di Corrado Punzi. Fuoco, terra, acqua, aria: quattro elementi affidati al racconto di quattro personaggi che si muovono all’interno di una città: Taranto. Piccole storie che tentano di trasmettere la complessità di una terra, rabbiosa e sognante, che non vuole rassegnarsi ad un destino mortifero. Sguardi di confine su un futuro che è lontano dal mito della società industriale e dal linguaggio che lo narra.

Domenica 31 luglio la rassegna si aprirà con “Santi Caporali” di Giuseppe Pezzulla. Yvan, Gora e Bouacar sono arrivati in Italia pensando di poter cambiare vita, iniziare un lavoro dignitoso e mettere da parte dei soldi per poter sostenere la propria famiglia in Africa. Da anni ormai vivono una condizione di semi-schiavitù a Rignano Garganico, una località in provincia di Foggia famosa per i suoi estesi campi di pomodori. Santi Caporali è una fotografia che racconta quello che avviene all’estremo nord del territorio pugliese. La lotta quotidiana tra caporali e braccianti agricoli stranieri, gli accordi sporchi tra caporali bianchi e caporali neri, l’assenza della politica e il lavoro quotidiano di associazioni e parrocchie che, ai lati del campo, guardano all’integrazione come all’unica soluzione per poter risanare questa piaga. Questa prima edizione di Borgo Piave in corto si concluderà con la presentazione e proiezione del documentario “Il Successore” di Mattia Epifani (prodotto da Apulia Film Commission e Fluid Produzioni), vincitore dell’Euganea Film Festival, Premio Cipputi al Torino Film Festival, menzione speciale all’Ischia Film Festival. Il Successore racconta la vicenda di Vito Alfieri Fontana, ingegnere ed ex proprietario della Tecnovar, azienda pugliese specializzata nella progettazione e nella vendita di mine antiuomo, che in seguito a una profonda crisi esistenziale mette in discussione se stesso e il suo lavoro fino a compiere scelte radicali per sé e la sua famiglia. E’ questo il preludio a un viaggio esistenziale tra l’Italia e la Bosnia Erzegovina, in particolare Sarajevo, città che fa da cornice alla singolare vicenda di Fontana, location negata, appunto, per via del suo intenso impatto emotivo a poco più di vent’anni dal termine della guerra. Il film ha esordito in prima mondiale lo scorso novembre all’Idfa di Amsterdam ed è stato selezionato, tra gli altri, al Göteborg Film Festival (Febbraio 2016), al Visioni Italiane di Bologna (Febbraio 2016), alla Casa del Cinema di Roma (Aprile 2016), allo Slamdance di Park City (Utah, aprile 2016), al Festival del Cinema Europeo di Lecce (aprile 2016) e all’Hot Docs Festival di Toronto (maggio 2016), al Bellaria Film Festival (maggio 2016), all’Ischia Film Festival (luglio 2016) e al Cinema del Reale (luglio 2016).

A seguire frisellata con i prodotti della Coop Agricola Terrae Ficulae e con il vino di Libera Terra Puglia e musica con il trio Fuori dal Coro composto da Simona Vespucci (voce), Carlo Quarta (chitarra) e Stefano Liguori (basso).

Ingresso gratuito


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