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Eventi e speciali

Il vento devoto

Mostra e pubblicazioni

Informazioni utili

  • Categoria: Eventi culturali
  • Dal 25/08/2016 al 28/08/2016
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Fondo Verri - Via Santa Maria del Paradiso 8.a

Il vento devoto

Allestimento visitabile fino al 28 agosto

Presentazione del volume e della mostra “Il vento devoto, Ventagli d’autore per Santi patroni, Storia Immagini Collezioni di un oggetto devozionale” a cura di Antonio Chiarello (Amaltea Edizioni, Lecce, 2016). Per l’occasione, Chiarello ha realizzato due “ventagli devozionali” dedicati ai patroni di Lecce, Sant’Oronzo e Sant’Irene, che si aggiungono a quelli realizzati per i patroni della contea di Castro.

Alla presentazione, con l’artista, interverranno: l’antropologo Eugenio Imbriani, la critica d’arte Marina Pizzarelli, il professore Glauco Lendaro, lo scrittore Antonio Errico.

L’allestimento che accompagna il volume sarà visitabile fino a domenica 28 agosto.

Così la scrittrice Rossella Barletta, in un intervento pubblicato sulla rivista Alceo Salentino (periodico di cultura enoica e territorio), descrive le “ventarole”: “… Un tempo, in occasione delle feste, si trovavano i ventagli devozionali; si trattava di un ventaglio rigido, singolarmente costruito con un rettangolo di cartone di cm 20 x 15, innestato ad una bacchetta di legno di cm 45 da uno dei lati lunghi, diventando così una sorta di banderuola. Su di una facciata recava l’immagine del santo o della santa, cui si dedicava e, sull’altra facciata, l’immagine sacra, il cui culto era più popolare. Entrambe le facciate erano bordate con una riquadratura di carta velina colorata. Anche la bacchetta, utile a imprimere il movimento per lo sventolio, era ricoperta di carta velina colorata. Le semplici e schematiche figure riportate sui cartoncini erano incisioni su rame o zinco, talvolta imprecise per la continua riproduzione dalle matrici; esse non sono purtroppo firmate. Sono stampe a inchiostro nero su bianco. Al di là dell'uso pratico, i ventagli devozionali sono serviti al popolo per venerare i santi riprodotti su questi ventagli e per rivolgere ai santi preghiere e chiedere assistenza, protezione, grazie. I ventagli devozionali si trovavano in vendita a fianco della chiesa dove si custodiva la statua del santo festeggiato. E i fedeli, dopo avere reso onore a quest’ultima, assecondavano un altro rito di fede apotropaico: compravano il ventaglio che, al rientro in casa, ponevano sulla spalliera del letto, sopra l’acquasantiera di terracotta, fra gli intrecci della palma benedetta e accanto alla candela della Purificazione. L’industria della confezione dei ventagli devozionali, ormai scomparsa, si concentrava soprattutto a Galatina, dove vi erano due tipografie specializzate, quella di Salvatore Mariano e figli, fondata nel 1860, e quella della stamperia Rizzelli, entrambe scomparse. Chi fabbricava i ventagli usava venderli direttamente durante le feste, spostandosi nei paesi o presso i santuari a bordo di un modesto carretto già durante le ore notturne e in periodi particolari gli stampatori-venditori erano in continuo movimento: a Scorrano già il 6 luglio per Santa Domenica, invocata per i flagelli delle pestilenze, dei terremoti e de lu male tiempu, il maltempo; a Miggiano il 17 luglio per santa Marina, invocata per il male di testa e da chi era afflitto da oligoemia (riduzione della massa sanguigna, impropriamente detta anemia) o da colorito giallastro; a Martignano il 27 luglio per pregare san Pantaleo, per salvaguardare da mali diversi e per invocare con fervore: “santu Pantaleu miu famme la grazzia e ieu me spogliu tuttu nnnzi a ttie”; a Galatina il 29 giugno per la festività dei Santissimi Pietro e Paolo, a quest’ultimo si ricorreva per chiedere aiuto contro il morso dei rettili; a San Donato il 7 agosto, per chiedere la protezione dall’epilessia; a Sogliano Cavour il 10 agosto per chiedere la protezione contro le ustioni, e poi a Torre Paduli, il 16 agosto, per san Rocco invocato da chi era affetto da piaghe giudicate inguaribili, dagli appestati; a Sanarica, l’8 settembre, per la Madonna di Sanarica (del sanamento, della guarigione); a Ugento il 27 settembre, dies natalis dei santi Medici Cosma e Damiano, medici e taumaturghi, invocati per la guarigione di qualsiasi malattia. La tipografìa Mariano stampava e diffondeva anche le immagini della Madonna di Montevergine, festeggiata il 5 maggio, e della Beata Vergine di Leuca, festeggiata il 15 agosto. Naturalmente la produzione di ventagli con la raffigurazione dei santi più celebri non finiva qui e bisogna elencare santi come Eligio, Giuseppe patriarca, Lucia, Antonio da Padova e via dicendo. I ventagli si vendevano e bene, se si pensa che, in un anno (1943), furono venduti da mille a ottomila esemplari per santi come san Rocco.


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