Categoria: Itinerari Naturalistici

Conosciuta fin da epoche protostoriche (si dice che qui sia approdato Enea in fuga da Troia), la piccola Baia di P.to Badisco e' costituita da un'insenatura che incide la costa rocciosa per una profondita' di circa 500 metri (foto1).

La spiaggetta, cosi' ben difesa dai flutti,si presenta come una piccola perla in un tratto di costa dirupata e selvaggia. Procedendo verso l'interno le pareti rocciose mostrano i segni dell'azione erosiva dell'acqua, si possono osservare stalattiti, stalagmiti e concrezioni calcitiche.
Su queste rocce trovano un buon habitat il serpente nero e la vipera.
La flora annovera specie rare diffusissime nell'area balcanica, come la Campanula versicolor, a testimonianza che in tempi antichissimi il Salento era collegato con l'altra sponda del Canale d'Otranto. Tra le suggestive pareti rocciose si possono scorgere falchi cuculi e grillai, poiane e gheppi. Il percorso prosegue tra ulivi secolari e quercie (Bosco Rio) in direzione MInervino dove si incontrerà il Menhir S. Giovanni Malcantone (foto2) e il Dolmen Scusi (foto3), il primo rinvenuto in Puglia.

Sulla via del ritorno, l'attenzione e' attirata dalla chiesetta dedicata alla Madonna della Serra. In questa zona il paesaggio si fa desolato e pietroso (foto4) adatto ad una flora poco esigente come il raro Echinops spinosissimus (foto5). Qui si possono incontrare, inoltre, i resti di antiche masserie (Masseria Consalvi), dove nidificano civette (foto6) e barbagianni.

Mezzi consigliati: a piedi
Lunghezza:  14 Km
Tempo di percorrenza: 6 ore
Difficoltà: media; percorso accidentato nei Canaloni; alcuni tratti di sentieri sono poco visibili
Come arrivare:  litoranea Leuca - Otranto, con deviazione 10 Km a S di Otranto
Parcheggio auto: nel porticciolo (custodito in estate)