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Novecento. Il secolo breve

Novecento. Il secolo breve

Mostra multimediale, dal 25 marzo al 9 aprile 2017 (dalle 10.00 alle 18.00) presso il Castello Aragonese di Otranto. L'evento rientra tra i progetti sostenuti dall’Assessorato alla Cultura della Regione Puglia ed è prodotta da "Farm" con la collaborazione del Comune di Otranto. Ripercorre la storia del Novecento con una narrazione degli avvenimenti e delle trasformazioni sociali e culturali del Paese, in un rapporto parallelo tra storia nazionale e storia locale. La metodologia è quella dello storytelling che consiste nell’uso di procedure narrative e rappresenta uno straordinario strumento per comunicare esperienze umane, fare comprendere e ricordare il vissuto.

Il Novecento si è caratterizzato per le tante scoperte, tra queste quella che sarebbe diventata una tra le arti più belle e affascinanti: la fotografia, un’arte capace di “congelare” il tempo, di trasformare un attimo in una testimonianza eterna. Oggi la fotografia è fonte per la conoscenza storica e strumento che permette di custodire la memoria collettiva. Sono presenti oltre 200 fotografie provenienti da musei, archivi storici, istituti, fondazioni e opere di grandi artisti che hanno raccontato l’Italia con i loro scatti e documenti video e sonori degli archivi di Teche Rai e Istituto Luce. C’è spazio anche per il cinema, attraverso videoclip con la sequenza di brevi e significative scene inserite nel percorso della mostra, la radio e la televisione che hanno rappresentato un cambiamento epocale per le abitudini degli italiani, ma anche musica, arte, teatro, sport, design, hanno affermato la creatività e le capacità italiane nel mondo. In sostanza sono utilizzati registri comunicativi in cui la componente narrativa (immagine, storie, audio-visivi), integra e completa l’apparato didascalico della mostra, rendendo il percorso per il visitatore fortemente evocativo e stimolante, un viaggio nel Novecento dove tutti i visitatori potranno rivivere i momenti virtuosi ma anche quelli di crisi del nostro Paese per riaffermare valori e radici comuni.

Il Novecento è stato un secolo di straordinario progresso scientifico e di guerre totali, di crisi economiche e di grandi periodi di rilancio e di benessere, di rivoluzioni nella società e nella cultura. E ancora, è stato il secolo delle ideologie, il secolo delle masse, il secolo della scienza e della tecnologia. Il nostro mondo ha compiuto in meno di cento anni una rivoluzione senza precedenti. Un "secolo breve" l’ha definito Eric Hobsbawm, per l'accelerazione sempre più esasperata impressa agli eventi della storia e alle trasformazioni nella vita degli uomini. Forse è ancora presto per dare una definizione conclusiva del Novecento, ma è certamente la base su cui comprendere il presente e costruire il futuro. Il tempo attuale è testimone di cambiamenti di natura epocale per cui forte è l'esigenza di analizzarne gli antefatti quanto le scelte da cui discendono le realtà che viviamo, significa ripercorrere il cammino del progresso economico e sociale che, in particolare nella seconda metà del XX secolo, ha trasformato profondamente l'Italia e gli italiani in un quadro di straordinaria evoluzione. Il Novecento in qualche modo è un "un passato che continua", un "passato-presente" che sollecita a riferire sugli elementi di frattura e di continuità, sui fattori di aggregazione e disgregazione che hanno connotato ieri e segnano oggi il profilo della nostra comunità.

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