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Stregati dalla musica: la lirica a misura di bambino

Stregati dalla musica: la lirica a misura di bambino

Otto giorni di rassegna (dal 17 al 24 aprile, presso il Teatro Politeama Greco di Lecce), due spettacoli originali, 15 repliche, 13 delle quali già sold out. Si parte martedì 17 con l’accattivante rivisitazione del capolavoro di Donizetti, “L’elisir d’amore”. Poi, a grande richiesta, torna “Tito – Il cantante piccoletto”, domenica 22 aprile, per la prima volta a Lecce. La rassegna chiude l’omonimo programma di didattica e teatro musicale che negli ultimi due anni ha coinvolto oltre 36mila bambini e ragazzi delle scuole, attestatosi per questo come il più grande del Mezzogiorno. Con la manifestazione, l’opera lirica diventa pop e riempie i teatri, grazie alla “rivoluzione” dei fratelli musicisti leccesi Francesco e Matteo Spedicato, con l’associazione "Orpheo". Gli spettacoli si distinguono per il carattere interattivo con cui si propongono al pubblico. La direzione musicale è affidata al M° Eliseo Castrignanò e la regia a Giovanni Guarino. A interpretare le opere, professionisti d’esperienza e giovanissimi artisti selezionati in tutto il sud. Protagonista è anche l’"Orpheo Ensemble", formazione giovanile composta da musicisti del territorio salentino scelti tramite bando e audizioni.

Gli spettacoli

“L’elisir D'Amore” (dal 17 al 21 aprile 2018, 09.00 e 11.00)

I fratelli Spedicato sono partiti dalla scrittura di una nuova versione, decisamente easy, del “libretto” operistico firmato da Felice Romani per le musiche di Gaetano Donizetti, facendolo diventare il punto di partenza per la costruzione dello spettacolo che debutterà a Lecce il prossimo martedì sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce, con repliche fino al 21 aprile. Sono loro, dunque, sia l’adattamento che la scrittura dell’opera, anche con l’introduzione di elementi nuovi, con il “tocco” che ormai li contraddistingue. A firmare la regia è Giovanni Guarino, baritono pugliese, oggi titolare della cattedra di Arte Scenica presso Il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli, regista lirico dalla grande esperienza e dalle numerose collaborazioni di prestigio in tutto il mondo. Ha contribuito a far funzionare al meglio la scrittura con interventi che strizzano l’occhio ai ragazzi e ai simboli più pop del contemporaneo. “E’ una storia cucita su “L’Elisir” di Donizetti. Abbiamo scavato nei caratteri dei personaggi per farli arrivare facilmente al cuore dei più giovani. Non abbiamo voluto renderla una favola, perché non lo è, ma abbiamo spinto su quei valori che contiene come amore, amicizia, rispetto dell’altro. Ne viene fuori uno spettacolo molto carino, con ambientazione in una masseria del Salento, tra contadini, con i brillanti colori estivi del nostro territorio - dice Guarino, che ha voluto portare in scena anche un pezzo della tradizione di uno dei carnevali più celebri del sud Italia, quello di Putignano, attraverso la collaborazione con il maestro cartapestaio Deni Bianco che ha realizzato il carretto con cui fa irruzione sulla scena Dulcamara. Sarà un simpatico ciarlatano, che interpreterò io direttamente, che venderà un elisir diventato però in questo caso vino negroamaro”. La parte musicale è invece stata affidata al M° Eliseo Castrignanò, direttore dell’Orpheo Ensemble che dirigerà pure nei giorni di messinscena. Pianista e direttore d’orchestra originario di Calimera (Le), versatile interprete delle maggiori produzioni musicali pugliesi degli ultimi anni, al fianco dei fratelli Spedicato fin dall’avvio del programma “Stregati dalla musica”, di cui è parte integrante. Per “L’Elisir” ha riadattato ed orchestrato la parte musicale. “Per rendere l’opera più a misura di bambini e ragazzi, è stata fatta una riduzione anche dal punto di vista musicale. Ho lavorato su alcune modifiche di accordi scritti da Donizetti, per far legare una sezione con un’altra - dice Castrignanò. Ho messo le mani anche sull’armonia in qualche caso ed ho sintetizzato tutto con parti completamente riscritte, attenendomi chiaramente sempre alla parte originale del compositore”. Adina sarà interpretata da Maria Merovich ed Angelica Mele, Nemorino da Maurizio Pellegrini e Luigi De Lorenzo, Belcore da Giorgio Schipa. Dulcamara sarà Giovanni Guarino. Le scenografie animate sono firmate dai visual artist Piero Schirinzi e Andrea Raho.

“Tito - Il cantante piccoletto” (dal 22 al 24 aprile 2018, 09.00 e 11.00; domenica 22 solo 18.30)

Rimane il progetto di punta del programma. È uno spettacolo musicale scritto dai fratelli Francesco e Matteo Spedicato. Racconta con fantasia e brio la vita e i successi di Tito Schipa. Al grande tenore hanno dedicato gli ultimi due anni, da leccesi ma soprattutto da musicisti, autori e neo "scommettitori" culturali, scrivendo un libro/favola che ne narra la storia (il primo libro bilingue su di lui), portando nelle scuole un percorso didattico di approfondimento delle sue opere, organizzando in suo nome un concorso canoro per bambini i cui vincitori hanno partecipato all’incisione, con orchestra e coro, del disco “Canta con Tito”. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro e lo scorso anno è stato visto da oltre 16mila spettatori. “Siamo partiti con l’obiettivo di riaccendere la memoria sull’Usignolo leccese, raccontandolo ai ragazzi. L’entusiasmo riscontrato, le file all’ingresso, i teatri straripanti, il pubblico acclamante e assolutamente partecipe, che canta Schipa come fosse il proprio beniamino, ci fa pensare con emozione che abbiamo colto nel segno” dicono gli autori. Sono loro sia i testi che le musiche, con arrangiamenti e orchestrazioni del M° Eliseo Castrignanò. La regia, anche in questo caso, è di Giovanni Guarino. Ha contribuito a dare all’opera un’impronta di forte emozione e dinamismo. <>. Lo spettacolo ha due protagonisti, Tito, interpretato dallo stesso Francesco Spedicato, ed Emilia, interpretata da Claudia Presicci, 17enne di Galatina (Le). Sul palco anche l’attore Luigi Giungato, a ricoprire vari ruoli nel corso dello spettacolo. Narratore è Maurizio Pellegrini. Le illustrazioni del libro “Tito - Il cantante piccoletto” sono diventate scenografie animate grazie ai visual artist Piero Schirinzi e Andrea Raho.

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