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Yalla Off 2019 - Padri, figli e la terra di loro

Yalla Off 2019

Film, letteratura e migrazioni: a Lecce, dal 21 al 23 febbraio, la rassegna che parla di migrazioni, rapporti tra padri e figli, esilio e lontananze. Parteciperanno alla manifestazione tanti ospiti; si parlerà di cinema e libri. L'evento, dedicato ai giovani e al fermento culturale e sociale del mondo arabo, si conferma un’importante vetrina per registi e artisti emergenti che animano la scena della riva sud del Mediterraneo, con l’obiettivo di favorire lo scambio e lo sviluppo di nuovi progetti e collaborazioni transnazionali. Ospiteranno la rassegna, il "Cinelab Bertolucci" (via Vecchia Frigole, 32) e la Biblioteca Bernardini (ex Convitto Palmieri, Piazzetta Carducci, 7). L'ingresso è gratuito.

Programma

Cinelab Bertolucci 

21/02 - 19.00: proiezione di "Talien" di Elia Moutamid alla presenza del regista

22/02 - 19.00: proiezione di "Weldi" di Mohammed Ben Attia alla presenza del regista

Biblioteca Bernardini

23/02 - 19.00: presentazione della raccolta di poesie "In guerra non mi cercate. Poesia araba delle rivoluzioni e oltre" (a cura di F. Corrao, O. Capezio, E. Chiti, S. Sibilio; Mondadori, 2018). Alla presenza di due dei curatori, Simone Sibilio e Francesca Corrao, e di Widad Nabi, poetessa siriana.

Reading di poesie in arabo e italiano con Nabil Bey - Radiodervish, e Mariela Cafazzo. 

Info 333/2599106

Ospiti

• *Cinema* Talien ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio collaterale “Gli Occhiali di Gandhi” al 35° Torino Film Festival; la Menzione Speciale come Miglior Opera Prima ai Nastri Argento DOC 2018 di Roma; la Menzione Speciale della Giuria alla III Edizione di Italia In Doc a Bruxelles; la selezione e nomination per il miglior film a tema migrazione al 5° Socially Relevant Film Festival di New York. Elia Moutamid, marocchino di nascita, italiano di Brescia, ha studiato cinema e teatro a Milano. Artista poliedrico e completo, già conosciuto per il suo corto di esordio “Gaiwan” con il quale nel 2015 ha partecipato ad oltre 100 festival vincendo più di 25 premi.

• *Cinema* Weldi (Figlio mio) è uscito nel 2018 e ha partecipato al Cannes International Film Festival Directors' Fortnight, a Roma al Med Film Festival - dove ha vinto il premio del pubblico - al BFI London Film Festival, al Chicago International Film Festival ed in numerosi festival in tutta Europa, raccogliendo sempre numerosi premi e riconoscimenti del pubblico e della critica. Mohamed Ben Attia, il regista, è nato a Tunisi nel 1976. Ha studiato comunicazione audiovisiva presso l'Università di Valenciennes in Francia dopo essersi diplomato presso l'Institut de Hautes Etudes Commerciales (IHEC) di Tunisi nel 1998. Ha diretto cinque cortometraggi, ROMANTISME, DEUX COMPRIMES, MATIN ET SOIR (2004), KIF LOKHRIN (Premio d'argento a FESPACO 2006), MOUJA (2008), LOI 76 (2011) e SELMA (2014), che è stato selezionato nella competizione internazionale di CLERMONT FERRAND FESTIVAL e ha vinto numerosi premi in vari festival. Dirige il suo primo lungometraggio INHEBBEK HEDI nel 2016, che vince il Best First Film Award e l'Orso d'argento come miglior attore alla Berlinale del 2016, nonché un grande successo di critica e pubblico in tutto il mondo. Il film è stato distribuito in più di venti paesi.

• *Letteratura* In guerra non mi cercate. Poesia araba delle rivoluzioni e oltre riconosce l'indubbio valore testimoniale di opere legate alla scintilla rivoluzionaria e alle sue ripercussioni, ma suggerisce anche l'intento di superare il discorso meramente politico, aprendosi alle molteplici prospettive ed estetiche che rendono il paesaggio poetico arabo attuale sempre più variegato e suggestivo.

• Francesca Corrao: professore ordinario di Lingua e cultura araba presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università LUISS Guido Carli. Dopo aver studiato a Roma e al Cairo, ha insegnato a «L’Orientale» di Napoli ed è stata visiting professor in molte università arabe ed europee. Tra le sue numerose pubblicazioni: Poeti arabi di Sicilia (Mondadori, 1987; Mesogea, 2001); Giufà il furbo, lo sciocco, il saggio (Mondadori, 1991; Sellerio, 2006); Antologia della Poesia Araba (La Biblioteca di Repubblica, 2004); Adonis. Ecco il mio nome (Donzelli, 2009) e il recente Le rivoluzioni arabe. La transizione mediterranea (Mondadori, 2011).

• Simone Sibilio: ricercatore senior di Lingua e letteratura araba presso il Dipartimento di Studi su Asia e Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha insegnato all’Università Orientale di Napoli, all’Università del Salento, all’Università di Macerata, alla Luiss di Roma e all’Università Iulm di Milano. Si occupa di poesia e cinema dal mondo arabo. Tra le sue pubblicazioni: Nakba. La memoria letteraria della catastrofe palestinese (Edizioni Q, Roma, 2013, II° 2015) e diverse traduzioni con introduzione critica di poeti arabi contemporanei.

• Widad Nabi è una poetessa curdo-siriana originaria di Kobane, in Siria, che vive a Berlino. Ha pubblicato due raccolte di poesia, nel 2013 e 2016 e molte delle sue poesie sono apparse in traduzione in inglese, tedesco, francese e turco.

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