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Riapre il Parco archeologico di Rudiae a Lecce

Riapre il Parco archeologico di Rudiae a Lecce

Dal 3 settembre il Parco archeologico di Rudiae riapre al pubblico: nel week end (nel mese di settembre ogni sabato e domenica alle 17 - prenotazione obbligatoria) riprenderanno, infatti, le visite guidate e, a breve, torneranno anche gli eventi speciali (spettacoli, presentazioni di libri, visite teatralizzate e altri appuntamenti) che hanno caratterizzato l'area nei primi tre anni di gestione sperimentale. Dal 2018 sono, infatti, fruibili sia gli scavi archeologici ("Fondo Acchiatura") della città fondata dai Messapi sia l'Anfiteatro romano, costruito nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano, e riportato alla luce recentemente. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant'Oronzo, nel cuore della città, e quello dell'antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino. Durante le visite sarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie per la costruzione dell'Anfiteatro nella patria del poeta Quinto Ennio (239 a.C. – 169 a.C.) e di Sant'Oronzo (22 d.C. – 68 d.C.).

Info

Biglietto intero 8 euro - ridotto 6 euro - ulteriori agevolazioni per gruppi, studenti, residenti a Lecce e per chi raggiunge il Parco a piedi o in bicicletta. Gratuito bambine e bambini under 10 anni, portatori di disabilità e accompagnatore, insegnanti, guide turistiche e accompagnatori abilitati. Per prenotazioni 3491186667 - 3495907685 - info@parcoarcheologicorudiae.it o tramite i canali social @parcoarcheologicorudiae. Info www.parcoarcheologicorudiae.it

La visita 

Il percorso di visita di Rudiae prende avvio dall'area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni '50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l'ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un'affascinante veduta dall'alto dell'anfiteatro al quale si accede mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell'ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell'anfiteatro dall'ingresso nord. La visita, supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche, permetterà di scoprire tutte la fasi di vita e monumentalizzazione dell'area, a partire dall'Età messapica, quando fu realizzata la cisterna (lacus) per la raccolta delle acque meteoriche, fino ad arrivare alla costruzione dell'anfiteatro nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell'anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall'inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.

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