"Basta...Pintamola con la violenza sulle donne!"

La violenza è una gravissima forma di discriminazione che svilisce la donna, ne oggettiva il corpo e ne limita l'individualità, la visibilità e l'autorevolezza.
E' una gravissima violazione dei diritti fondamentali: quelli alla vita, alla libertà, alla sicurezza, alla dignità, all'integrità fisica e mentale, all'uguaglianza tra i sessi e allora piantiamola!

Domenica 6 marzo 2016 dalle ore 10.00 presso i Giardini pubblici consegneremo una piantina ad ogni uomo per donarla l'8 marzo alla propria moglie, compagna, amica, in segno di rispetto, di amore, di civiltà.
Durante la giornata, con il supporto di una Dottoressa operante nei centri Anti Violenza (Cav), verranno illustrati i servizi di sportello ascolto, numero telefonico dedicato, pronta accoglienza, inserimento d'emergenza di donne e minori in idonea struttura, consulenza pscicologica e legale, percorsi psicoterapeutici personalizzati, pronto interevento, avviati dal Comune di Otranto e dall'Ambito Territoriale Sociale di Maglie.

La manifestazione è organizzata dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Otranto in collaborazione con le Associazioni di promozione Sociale e Volontariato operanti sul territorio: Carpe Diem, Sos Sanità, Art'Etica e Marinai d'Italia.

"Il tema della violenza sulle donne è putroppo sempre più parte integrante della nostra vita quotidiana", dichiara l'Ass. Lavinia Puzzovio. "A questa grande forma di violenza stiamo facendo però l'abitudine, soprattutto guardando le notizie sui giornali e telegiornali. Dobbiamo dire basta, dobbiamo piantarla con l'indifferenza, facendo squadra, facendo rete, denunciando, collaborando e intraprendendo un percorso nel segno del rispetto, della civiltà, di un diritto fondamentale, quello alla vita. Perciò domenica saremo in piazza con tante donne, associazioni, a donare ad ogni uomo una pianta, a dire che una donna, un uomo, un bambino, qualsiasi persona non è sola. Lo faremo supportati da una equipe di dotteresse operanti nei CAV che collaborano già da tempo con il Comune di Otranto e con l'Ambito Sociale".