Genere: Drammatico

Regia: Norman Jewison

Il suo sguardo profondo scruta l'animo di chi lo incontra. Certo della sua forza individua il punto debole del suo avversario. E, deciso, lo annienta. Si chiama Rubin 'Hurricane' Carter (Denzel Washington) è un grande boxeur, con un unico sogno: vincere il titolo dei pesi medi. Ma quando la sua carriera è pronta al decollo, il destino lo tradisce. Si ritrova con le manette ai polsi, in un bar del New Jersey. AccUsato, con un suo fan, dell'assassinio di tre persone. Una fatalità che ne stronca il futuro. Carter, però, ha fiducia nella giustizia, che inizialmente lo scagiona. Ma che in seguito, fallisce miseramente davanti a tutta la sua impotenza. E' un uomo di colore e siamo nei primi Anni Cinquanta: è il tempo di Martin Luther King e dei disordini sociali. Il nero della sua pelle è sufficiente per incriminarlo a priori. Così, il pugile e John Artis, l'altro accUsato, vengono condannati a tre ergastoli. E' la fine di due vite e di un grande sogno. Ma non del coraggio di Carter, che scrive la storia del suo calvario giudiziario. L'autobiografia esce e s'intitola 'The Sixteenth Round' ma non basta. Il pugile resta dietro alle sbarre. Deluso e disgustato opta per una scelta radicale: isolarsi dalla società che l'ha rifiutato per relegare le sue speranze infrante ai quattro metri della cella. Il nuovo ring di uno sconfitto. Inutili gli appelli accorati di star del calibro di Bob Dylan e Mohammed Ali. Meglio chiudere col mondo e aspettare la fine con la dignità che resta. Passano gli anni e un giovane disadattato canadese, Lesra Martin (Vicellous Reaon Shannon) si appassiona al dramma del campione dimenticato. Si ostina a tal punto, da coinvolgere persino i suoi assistenti sociali per iniziare una battaglia di giustizia civile. Carter dapprima rifiuta di seguire questo gruppo di sconosciuti. Ma poi ritrova in quelle persone entusiaste la sua grinta sepolta. E comincia a risalire la china. Lenta, costante ascesa verso una ritrovata ostinazione. E' l'ora di boxare di nuovo, una volta per tutte, per la sua libertà… E' la vera storia di Rubin Hurricane Carter, oggi sessantaduenne, che ha trascorso da innocente ventidue anni di carcere: dal 1966 al 1988.