MEDEA. IL MITO
rivive nel Teatro Romano grazie alle voci di
Carla Guido e Massimo Wertmuller
A chiusura della rassegna teatrale Mediterranea, promossa dal Comune di Lecce, il 4 settembre alle ore 21 andrà in scena Medea. Il mito, mise en espace a cura di
Carla Guido, con
Massimo Wertmüller (nei ruoli di Creonte, Egeo e il messaggero),
Carla Guido (Medea),
Dario Oppido (Giasone),
Ivan Raganato (pedagogo),
Alessia Bernardini (nutrice),
Angela De Gaetano, Michela Leopizzi
ed
Eleonora Calabrò (coreute)
Lo spettacolo nasce nel Teatro romano, nell'elegante ed antica essenzialità di questo luogo, dove le vibrazioni sonore delle voci e le suggestioni delle luci conducono lo spettatore all'ascolto di una provocazione, come Euripide ha saputo scrivere duemicinquecento anni fa.
In Medea convivono forze e pulsioni contrapposte: la razionalità e
l'irrazionalità, l'amore e l'odio, il nero e il bianco. Medea, è il simbolo
del mancato riconoscimento e uccide per affermare se stessa e la sua storia, che non ha dimenticato.
Dopo aver tradito la famiglia e la propria terra per amore di Giasone, viene ripudiata dal marito e cacciata dal regno di Corinto insieme ai figli. Giasone ha scelto un'altra sposa, non barbara questa volta: è la giovane figlia del re di Corinto. Così la protagonista annienta l'onta subita, uccidendo ciò che più crede di amare: i suoi bambini.
Perché Medea oggi? Per la sua attualità: Medea è barbara, trapiantata dalla Colchide in terra straniera; la spasmodica ansia di notorietà, potere e ricchezza, rintracciabile nella scelta di Giasone, che ripudia la moglie per un letto regale; la presenza, ieri come oggi, di pratiche magiche, di oscuri sortilegi; l'irresponsabile coinvolgimento dei figli nelle discordie familiari, e, infine, la terribile attualità dell'infanticidio.
Medea è un archetipo perché è un personaggio senza tempo, per cui
l'essenzialità della regia è dovuta!... una mise en espace per Medea, quindi, affinché il messaggio di un grande testo come quello di Euripide arrivi direttamente alle coscienze del pubblico.
Il progetto MEDEA LAB iniziato lo scorso inverno, nella Stagione teatrale del Teatro Paisiello con un laboratorio sul coro delle donne di Corinto raggiunge con questa mise en espace la seconda tappa.
INTERPRETI:
Carla Guido, Massimo Wertmuller, Dario Oppido, Ivan Raganato, Alessia Bernardini, Angela De Gaetano, Michela Leopizzi, Eleonora Calabrò
e con
Ilaria Causio, Fabiana Delle Noci, Donatella Carrozzini, Clara Cisternino, Valeria Cisternino, Ketty Camerlengo, Chiara Cozzolino, Marina Marullo, Maria Teresa Finizzi.
Musiche di
Fulvio Panico
Luci di
Davide Arsenio
In collaborazione con
Factory compagnia e
Festival “Chiari di luna”