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Esposizione di due capolavori dell'arte italiana
L'Oro, la Santità e la Gloria
A cura di Brizia Montinaro
Restaurare un'opera d'arte vuol dire prendersene cura, consentendo agli studiosi e ai restauratori di studiarla e di proteggerla dai danni del tempo, ed alle istituzioni di difenderle perché sono testimonianze di pensiero, bellezza, relazioni culturali e sociali, dispositivi per leggere il passato ed affrontare il presente.
Perciò per il restauro di questi due capolavori delle collezioni del Museo Castromediano un anno fa abbiamo pensato a un Cantiere aperto, un laboratorio senza barriere e senza porte, per consentire a tutti - turisti, cittadini, studenti - di assistere giorno dopo giorno a un'esperienza unica, una vera e propria rivelazione. Grazie alla totale disponibilità dei restauratori e del personale del museo, chi si è addentrato nel Cantiere di restauro dei polittici veneti ha potuto osservare man mano sviluppi e novità del restauro e carpire grazie alle parole degli esperti il senso profondo di un'operazione che non è stata solo tecnica o estetica, ma soprattutto empatica.
Le opere d'arte sono infatti dispositivi capaci di innescare relazioni, confronti, dibattiti. Tali sono anche i polittici del Museo Castromediano: il primo è attribuito a Lorenzo Veneziano e aiuti, datato 1370 circa proviene dal Monastero delle Benedettine di Lecce. L'altro polittico, attribuito alla bottega dei muranesi Antonio e Bartolomeo Vivarini, è databile al terzo quarto del XV secolo e proviene dalla chiesa di Santa Caterina di Galatina. Attribuzioni, letture iconografiche, connessioni con la cultura figurativa delle rispettive epoche: lo studio e il restauro delle due opere sono anche alla base di una pubblicazione scientifica - intitolata L'Oro, la Santità e la Gloria. Il restauro dei polittici veneti del Museo Castromediano, a cura di Brizia Minerva, storica dell'arte del museo, edita per l'occasione.
Dal 16 ottobre 2020 sarà perciò possibile vedere da vicino queste due opere, comprenderne la storia e il complesso restauro grazie ai dispositivi didattici con immagini che ne documentano le fasi più significative.
Interventi di Loredana Capone, assessore all'industria turistica e culturale, Regione Puglia; Stefano Minerva, presidente Provincia di Lecce; Vito Primiceri, presidente Banca Popolare Pugliese; Maria Piccarreta, soprintendente archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto; Michele Seccia, arcivescovo di Lecce Aldo Patruno, direttore Dipartimento Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio Regione Puglia Raffaele Casciaro, direttore Dipartimento di beni culturali, Unisalento; Ianuaria Guarini, Gaetano Martignano, restauratori; Brizia Minerva, storica dell'arte, Museo Castromediano.
L'accesso - con mascherina - è consentito a un numero massimo di 60 persone, prenotazione obbligatoria.