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Eventi e speciali

"Sei la mia vita" di Ferzan Ozpetek

Incontro con l'Autore

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 27/06/2015
  • Dove: Trepuzzi
  • Indirizzo: Masseria Provenzani Casalabate
  • Orario: 19.30

L'Associazione di donne I.D.eA. - Circolo Arci
incontra
Ferzan Ozpetek

"Sei la mia vita"



Al termine dell'incontro, Ferzan Ozpetek firmerà le copie di Sei la mia vita che sarà possibile acquistare presso l'apposito
banchetto a cura della Liberia Palmieri di Lecce.

Sei la mia vita
Un'auto lascia Roma di primo mattino. Alla guida, c'è un affermato regista. Sul sedile accanto, l'uomo che da molti anni ama
di un amore sconfinato. Dove stanno andando? Mentre la città si allontana e la strada comincia a inerpicarsi dentro e fuori dai
boschi, il regista decide di narrare al compagno silenzioso il suo mondo "prima di lui": «La mia vita è la tua e ora te la
racconterò, perché domani sarà solo nostra». Inizia così un viaggio avanti e indietro nel tempo: i primi anni in Italia, dove era
giunto dalla Turchia non ancora diciottenne con il sogno di studiare e fare cinema, le persone che hanno lasciato il segno, gli
amici, gli amori, le speranze, le delusioni, i successi. Storie che conducono ad altre storie, popolate da figure indimenticabili e
bizzarre: una trans egocentrica sul viale del tramonto, un principe cleptomane, un centralinista con il rimpianto della
recitazione, una cassiera tradita dalle congiunzioni astrali, una bellissima ragazza dallo spirito inquieto. E poi, raffinati
intellettuali, inguaribili romantiche, noti cinefili, amanti respinti e madri niente affatto banali. Sullo sfondo, il palazzo di via
Ostiense dove tutto accade, crocevia di solitudini diverse, ma anche di intense amicizie e travolgenti passioni. Il palazzo che
nel tempo si è trasformato, conservando però intatti i suoi più intimi segreti. E, soprattutto, la città di Roma, come nessuno
l'ha mai raccontata. Gli anni Settanta-Ottanta e la contagiosa atmosfera di libertà senza freni, le lunghe estati nel segno della
trasgressione, il femminismo, la progressiva presa di coscienza di sé della comunità gay, il flagello dell'Aids, la solidarietà che
cementa i legami, gli incontri folgoranti con alcuni protagonisti del cinema italiano, le stagioni, i luoghi e le voci di un passato
ormai perduto per sempre. Tante storie, esilaranti eppure commoventi, che compongono "la Storia" di un'esistenza che si
annulla in un'altra come estremo dono d'amore. Un Amore che non si arrende, un sentimento assoluto capace di resistere a
qualsiasi prova. Con sguardo irresistibile, lieve e toccante al tempo stesso, al suo secondo libro Ferzan Ozpetek, il regista che più di ogni altro sa parlare di sentimenti, ci rivela un mondo sospeso tra lacrime e risate, fiction e realtà, fino all'epilogo, struggente e inaspettato. Un mondo che pare fatto della stessa materia dei suoi film. E che, pagina dopo pagina, ci incanta e
ci colpisce. Proprio come la vita.

Ferzan Ozpetek
Regista e sceneggiatore, Ferzan Ozpetek è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco
(Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto,
Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più
importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha
pubblicato il suo primo libro, il bestseller Rosso Istanbul.


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