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Per il "Grido Festival"
Sven Vath in console
Torna il re della techno
Bellezza e follia: Cocoon. Sven Väth, icona e animale da palcoscenico, è tutto questo e altro ancora. La musica elettronica è la sua lingua, il giradischi, il suo mezzo di comunicazione. Come pochi altri, Väth riesce a spingere la sua musica oltre i limiti di certi stili musicali e riesce ad aprirsi al suo pubblico in maniera profonda e coinvolgente.
Il dj più conosciuto dei sette mari, pioniere e ambasciatore d’arti, da oltre trent’anni intrattiene le folle di tutto il mondo e non poteva certo mancare lui anche quest’anno a Gallipoli, cuore e centro dell’estate italiana. La magia ebbe inizio negli anni ’80, quando questo dj tedesco con la passione per il vinile ribaltò la scena musicale di Francoforte lanciando, in locali come il Vogue, un nuovo stile di musica a metà strada tra l’underground americana e l’acid house inglese. Gli anni ’90 furono poi decisivi. Una sera del '94 Sven si recò al Templedrom di Berlino per uno spettacolo dei Fura dels Baus che cambiò la sua esistenza. Vedendo scendere dal soffitto uno dei bozzoli ripieni d’acqua da cui poi emergevano corpi umani nudi realizzò che l’unica cosa costante nella vita è proprio la metamorfosi, il cambiamento continuo. E questo, infatti, è stato poi il denominatore comune della sua lunga carriera.
Con Sven Väth, sulla console delle Cave, anche Dorian Paic, figura chiave della scena tedesca che da tempo accompagna il maestro come regular guest nei party Cocoon ad Ibiza e nel mondo e al Love Family Park.
Info su facebook.com/cavewavegallipoli.