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I registi hanno seguito per due anni Marc-André Leclerc, un giovane alpinista canadese le cui scalate in solitaria prive di qualsiasi ausilio tranne due ramponi da ghiaccio hanno rappresentato un sostanziale mutamento del modo di fare alpinismo. Un avvertimento a chi non avesse mai sentito parlare di questo ardimentoso scalatore: non andate a cercare notizie su di lui su Internet. Vi privereste della progressiva scoperta di una personalità unica nonché delle sue imprese. Perché Mortimer e Rosen hanno saputo con pazienza sia ricostruire il passato che seguire il presente di un atleta fondamentalmente anomalo nel mondo dell'alpinismo. Perché per le sue scalate ha sempre voluto essere davvero in solitaria, senza cellulare e senza nessuno che lo osservasse.