One Night Horen

Riparte la stagione del tempio della dance

L’enfant prodige Ilario Alicante nasce nel 1988 a Livorno ed inizia a coltivare la sua passione musicale sin da piccolo, quando la madre comincia a fargli ascoltare ogni genere musicale di suo gradimento. Una carriera lampo che oggi, grazie al suo stile unico nel produrre tech house e techno, lo ha catapultato nel circuito dei big mondiali. Non a caso, Ilario, è stato l’artista più giovane della storia a mettere piede nella celebre consolle del Time Warp di Rotterdam! Da un po’ di tempo, grazie all’ingresso nella famiglia Cocoon di Sven Vath e alla creazione di una propria etichetta discografica, Deep Moves, lo potete ascoltare nei miglior club di tutto il pianeta in un inarrestabile e incessante tour che lo ha consacrato come uno dei più interessanti talenti al mondo.

Stessa storia per il secondo guest, Raffaele Attanasio, anche lui italianissimo, anche lui, grazie ad un immenso talento, in questo caso da musicista puro, ha raggiunto il successo in giovanissima età. Pochi producer del panorama italiano elettronico hanno un certo quid, un qualcosa, che li differenzia dalla massa. In un paese dove il cut & copy regna sovrano incontrastato c’è sempre chi va controcorrente e predilige l’uso di un’autentica strumentazione come il pianoforte al riciclaggio di semplici sampling. Questo strumento gode certo di grandissima fama ma anche qui non basta solo riprodurre un Mozart, un Beethoven piuttosto che uno Chopin, qui serve la sperimentazione, la capacità di saper variare e persino improvvisare quando è necessario. È proprio ciò che cerca di fare Raffaele Attanasio, classe 1987. E nonostante il suo suono sia forte e crudo, tipico della scena berlinese, Raffaele sposa e supporta con tutta la sua passione la scena musicale italiana, dimostrando come anche nel nostro paese ci siano giovani talenti con capacità uniche e creatività ineguagliabile.