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Nella seconda metà degli anni Cinquanta, un gruppo della Pro loco di Massafra, nell’ambito del “Settembre massafrese”, volle istituire una gara tutta in costume tra i rioni della Città . Si ispirò ad una nota scritta sul Registro dei battezzati del 14 settembre del 1594 dal sacrista della Collegiata di San Lorenzo Martire (l’attuale Chiesa Madre) Don Giovanni Cordola, che riportava come, durante il pontificato di Clemente VIII, il regno di Filippo II e la signoria di Isabella Monsorio, a Massafra, un manipolo di armigeri, guidati dal vescovo di Mottola Iacopo Micheli, si fossero opposti vittoriosamente ai feroci corsari Turchi, spintisi per razzia sino alle foci del Tara nel territorio massafrese. Nacque così la manifestazione del Palio della Mezzaluna, che, dopo una lunga interruzione, organizzata dal Comune di Massafra e dall’Associazione culturale Massafranostra, è stata ripresa nel 2007 e ampliata con Convegni Nazionali di Studio e gemellaggi rispettivamente con le città di Siena, L’Aquila, Arezzo, dove si tengono manifestazioni simili. Nicola Andreace ogni anno ha raffigurato con poster l’evento, esaltando la coesione dei sentimenti dei cittadini massafresi e la storia di ieri e di oggi. Il Manifesto del 2010 ripropone la composizione del “Nostro” incisa su un supporto d’argento per il Premio del “Palio della Mezzaluna” che ogni anno viene attribuito ,- durante il Convegno nazionale “Le Città del Palio”, introdotto dal professor Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei- , a personalità operanti sul nostro territorio, distintesi per la promozione della città nel campo culturale, imprenditoriale, sociale e sportivo. Andreace ne puntualizza così il contenuto:” Dalle pagine della storia emergono i simboli del palio, che ravvivano il ricordo ed invitano a costruire la pace con concorde aggregazione e con ricerche culturali- scientifico-economiche”.