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L'universo è un materasso (e le stelle un lenzuolo)

L'universo è un materasso

Con l'attore Flavio Albanese

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L'universo è un materasso (e le stelle un lenzuolo)

Nell'ambito del programma di residenze artistiche "Tell me... Actor!"

Prosegue "Tell me... Actor!" il programma di residenze artistiche, curate dall'attrice Maria Chiara Provenzano con la direzione artistica del regista e attore Ippolito Chiarello, che fino a maggio ospiterà nel centro culturale leccese artisti con percorsi diversi ma accomunati dalla cifra espressiva della narrazione.

Dopo la residenza dell'attore pugliese Enrico Messina, e quella di Vittorio Continelli e Luana Giacovelli, è la volta dell'attore e regista Flavio Albanese. Nell'ambito della residenza Albanese incontrerà la Compagnia Ammirata - progetto teatrale che abita Ammirato Culture House durante tutto l'anno - per condividere il suo percorso d'attore.

Momento clou della settimana di residenza sarà la messa in scena de "L'universo è un materasso (e le stelle un lenzuolo)" spettacolo con Flavio Albanese, che ne firma anche la regia, scritto con Francesco Niccolini e prodotto da Compagnia del Sole in collaborazione di Ammirato Culture House.

"Il grande racconto del Tempo in quattro capitoli " scrive Francesco Niccolini "si parte da quando il tempo non esisteva ancora, dall'origine del tutto attraverso il mito, in particolare la teogonia di Esiodo. Il capitolo successivo descrive il tempo in cui la realtà era ciò che il buon senso e l'occhio umano potevano cogliere e comprendere: al mattino il sole nasce a est, la sera tramonta a ovest, dunque il Sole gira intorno alla Terra. Il tempo di Aristotele e Tolomeo. Il terzo capitolo è la rivoluzione copernicana, in cui l'uomo scopre che la realtà non è quella che sembra. Ovvero: il Sole è il centro del mondo e la Terra immobile non è. Il racconto conclusivo è il più ambizioso e difficile: riguarda il Novecento, da Einstein ai quanti, l'epoca in cui l'uomo ha cominciato a comprendere che non solo le cose non sono come sembrano, ma probabilmente tutto – come in teatro – è solo illusione: il tempo prima si è fatto una variabile relativa e poi è scomparso dalle leggi della fisica, lo spazio vuoto non esiste, le particelle di materia sono imprevedibili e non sono mai dove dovrebbero essere. Noi compresi, ovviamente. Il tutto è raccontato con occhi pieni di meraviglia (e anche un po' di spavento) da un protagonista diretto di tutta la storia: il Tempo in persona, Crono, prima imperatore dell'Universo e poi, dopo essere stato sconfitto dal figlio Zeus, sempre più in disparte. Fino a sparire".

Flavio Albanese si è diplomato nel 1990 alla Scuola di Teatro diretta da Giorgio Strehler a Milano e presso il Laboratorio triennale per pedagoghi, registi e attori diretto da Jurij Alschitz, conclusosi con uno studio su le Tre sorelle di Anton Čechov (Svezia, Germania, Italia). Ha frequentato stage diretti da Antonio Fava (Commedia dell'arte), Thierry Salmon "I demoni" di Dostoevskij, Dominic De Fazio (Actor Studio Los Angeles), Jerzy Grotowski e Thomas Richards (Pontedera). Dal 1994 dirige laboratori di Teatro e Commedia dell'arte in Italia e all'estero (Germania, Polonia, Svezia e Ungheria). È noto al pubblico televisivo per aver interpretato l'ispettore Edoardo Valle nelle prime stagioni della serie televisiva La squadra. Al cinema ha recitato in I pavoni di Luciano Manuzzi, Marciando nel buio di Massimo Spano, Mi fai un favore di Giancarlo Scarchilli. È stato inoltre insegnante di Commedia dell'Arte fino al 2010 presso l'accademia d'arte drammatica I.T.A.C.A., in Puglia. Nel 2010 è tornato in tv nella fiction Caldo criminale. Dal 1986 a oggi ha messo in scena come attore, regista e curatore di traduzioni ed adattamenti, testi di autori classici e contemporanei: Virgilio, Moliere (fra cui Il Tartufo con Toni Servillo), Sarah Kane, Goldoni (Il bugiardo, Il servitore di due padroni, La locandiera, Gli Innamorati, Un curioso Accidente), Shakespeare, M. Sherman, C. Alvaro, Luca De Bei, S. Beckett, T. Eliot, D. Maraini, Goethe (Faust I Regia di Giorgio Strehler), G. Orwell, G. Rodari, Aristofane, T. Williams, F. Garcia Lorca, K. Wojtyla, ( La Bottega dell’orefice). Nel 2010 dà vita con Marinella Anaclerio Pino Pipoli ed Alberto Bellandi ad una nuova formazione: la “Compagnia del Sole”.


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