Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Questo itinerario, sospeso tra terra e mare, parte dall’abbazia di S. Maria a Cerrate, attraversa i terreni coltivati mille anni fa dai monaci e alcuni degli uliveti più antichi della provincia. Un piccolo bosco di querce appare pochi passi dopo la partenza sorprendendo con la sua bellezza e la sua sacralità animistica. Ci poniamo una domanda: è un caso la presenza di ordini religiosi nei pressi dell’antica foresta di Lecce o il loro incessante lavoro di dissodamento fu un tentativo di esorcizzare l’idolatria e atavici culti pagani che risiedevano nei boschi sacri come questo che stiamo attraversando?
Lungo sentieri e traturi, tra ciuffi di timo profumato e cisti colorati raggiungiamo le candite spiagge dell’adriatico. Facciamo qualche passo a ridosso delle dune, tra l’onda e la risacca, per poi muoverci verso l’interno. Sulla strada che ci riporta a Cerrate percorriamo carraie, incontriamo masserie, un grande frantoio ipogeo e, giunti alla conclusione, cogliamo l’occasione per visitare il museo della civiltà contadina ospitato all’interno degli spazi dell’abbazia.
Poiché il trekking attraversa la proprietà della Tenuta Monacelli è bene informarli del passaggio.
Mezzi consigliati: a piedi
Lunghezza: 12 Km
Tempo di percorrenza: 3 h
Difficoltà: turistica (priva di segnaletica)
Come arrivare: dalla superstrada Brindisi - Lecce uscire allo svincolo di Squinzano e proseguire verso il mare lungo la strada provinciale Squinzano-Casalabate. Il complesso di Cerrate si trova sulla destra per chi procede verso il mare.
Parcheggio auto: area sterrata esterna al complesso di Cerrate