Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Mostra
Frantoio Ipogeo - Incontri di Scultura
Personale degli artisti Domenico Uccio Biondi, Salvatore Sava e Margherita Serra
La mostra è promossa dal Comune di Castri di Lecce, con il patrocinio del Laboratorio Territorio, Arti Visive e Storia dell’Arte Contemporanea (Tasc) del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento. Il Frantoio, dopo il progetto di riqualificazione degli architetti Daniela Rollo e Francesco Murrone, ideatori della rassegna espositiva, attualmente, offre la ricchezza dei suoi spazi alla terza edizione della peculiare mostra d’arte contemporanea avviata nel 2016.
“Frantoio Ipogeo – Incontri di Scultura – 2018” propone gli artisti Domenico Uccio Biondi, Salvatore Sava, Margherita Serra, che propongono opere ambientate che "entrano, sino a immedesimarsi, dentro uno spazio altro, diverso e perfino diametralmente opposto al sistema espositivo istituzionale". Così commenta il curatore Massimo Guastella, che chiarisce le ragioni della mostra.
Orari e giorni di visita
Martedi - venerdi - sabato - domenica dalle 18.00 alle 21.00.
Gli artisti
Domenico Uccio Biondi (Ceglie Messapica, 1946) è attivo in ambito artistico dal 1973, con una produzione che, dalla pittura di realismo sociale approda a quadri materici astratto-figurativi, a performance, ai calchi dal vero, agli “Altorilievi”, sino alle recenti “Fantasmine”: maschere monocrome, differenziate da colorati turbanti.
Salvatore Sava (Surbo, 1966) espone dal 1983 in mostre collettive e personali. Centrale nella sua poetica è il legame con il territorio salentino e la sua natura, dai valori negati nella contemporaneità. Fiori, frutti e sassi divengono forme per immagini simboliche, realizzate in ferro pietra locale e impasti dipinti col giallo fluo.
Margherita Serra (Brescia, 1943) opera nel campo dell’arte dalla metà degli anni Sessanta. La sua recente produzione scultorea è incentrata sul tema dei “Corsetti”, ottenuti lavorando con cura marmo e altri materiali, per evocare lo splendore di tessuti, trine e ricami, in una chiara allusione al corpo femminile.