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Teatro del Piccione (Genova)
regia Antonio Tancredi
drammaturgia Simona Gambaro
interpreti Massimiliano Caretta e Simona Gambaro
animazione marionette Daniela Carucci
scene e costumi Roberta Agostini
luci Simona Panella
organizzazione Paolo Piano
Per celebrare il battesimo della figlioletta, un Re e una Regina invitano tutte le fate del regno affinché le facciano da madrina. Ognuna delle fate dona qualcosa alla neonata: chi la bellezza, chi la saggezza, chi il talento musicale. Sopraggiunge una fata cattiva, che non era stata invitata e per vendicarsi dell'onta dona alla bambina una maledizione: al compimento del sedicesimo anno di età, la principessina si pungerà il dito e morirà. Una delle fate buone, pur non potendo annullare l'incantesimo, lo mitiga, trasformando la condanna a morte in quella di 100 anni di sonno, da cui la principessa potrà essere svegliata solo dal bacio di un principe. Un re e una regina che perdono una figlia per poi ritrovarla, un sonno lungo cent'anni e l'amore. Intorno a questi elementi si struttura la rilettura della fiaba di Rosaspina, più comunemente conosciuta come La bella addormentata nel bosco. Sullo stile consolidato della compagnia, che indaga un teatro d'attore molto fisico, contaminato in questo caso da interventi di teatro di figura, viene messa in scena una fiaba nella sua semplicità e altrettanta profondità. Il linguaggio è di immediata comunicazione con i bambini: una comunicazione che vuole essere principalmente emotiva, accessibile ma non didascalica, evocativa e metaforica come proprio di ogni espressione artistica.
Età consigliata: dai 4 ai 10 anni
Tecnica utilizzata: Teatro d'attore e di figura