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Eventi e speciali

Iovadovia

motus

Strade Maestre Vite Precarie Stagione di teatro, musica, danza e visual arts 2010/2011

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Informazioni utili

  • Categoria: Teatro / Spettacoli
  • Dal 19/12/2010 al 20/12/2010
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Cantieri Teatrali Koreja - Via Guido Dorso 70
  • Costo: Intero € 12,00 - Ridotto € 8,00 (under 25 e over 60)
  • Orario: 20:45
  • Organizzatori: Cantieri Teatrali Koreja
  • Telefono: 0832 242000 - 0832 240752
  • E-mail: info@teatrokoreja.it
  • Sito web: http://www.teatrokoreja.it

Motus (Rimini)

IOVADOVIA
(antigone) contest #3

regia enrico casagrande & daniela nicolò

con
silvia calderoni, gabriella rusticali e la partecipazione di bilia

drammaturgia daniela nicolò
ambiente ritmico enrico casagrande
assistenza alla regia giorgina pilozzi
musica dal vivo e fonica andrea comandini
direzione tecnica valeria foti
produzione motus

in collaborazione con festival théâtre en mai /théâtre dijon bourgogne cdn, festival delle colline torinesi

ringraziamo thomas walker, brad Burgess, judith malina del living theatre ny e la Délégation Culturelle Alliance Française di Bologna

"E questa luce sacra del sole, non potrò più vederla?" Si chiede Antigone mentre è condotta alla tomba. Ma è proprio così? Qui "l'attrice che interpreta Antigone", dopo tanta pubblica esposizione, si pone in rivolta verso il "nero" di se stessa, per tentare una utopica riflessione sulla percezione (e l'azione) artistica. Cerca Tiresia, privato della vista per "aver troppo visto", fra volti sconosciuti, sul bordo di un lago nero, senza fondo, in una specie di accampamento mobile, come i tanti sorti dal nulla ai margini delle metropoli, costruiti da quelli che hanno perso spazio vitale a seguito "della crisi" o semplice- mente hanno deciso di andare via. Il "luogo oscuro" è condiviso e illuminato dagli sguardi degli spettatori, anche in questo caso immessi nello spazio scenico, testimoni del confronto che qui assume una forma circolare, magica. La trilogia si conclude dunque con un contest impossibile: le attrici "giocano" i ruoli d'Antigone e Tiresia, in una atmosfera sospesa, atemporale, sincretica. Anche se nella tragedia non s'incontrano, ci paiono accomunate da una sorta di "sguardo partecipante", che spinge ad agire, nel caso di Antigone, o a testimoniare - esporsi nel dire e pre-dire - nel caso di Tiresia.




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