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Eventi e speciali

Donne che hanno inciso nella Storia

Testi antichi "incisi" da donne vissute tra il XVII e il XVIII secolo

Informazioni utili

  • Categoria: Mostre e mostre mercato
  • Dal 14/04/2012 al 22/04/2012
  • Dove: Ostuni
  • Indirizzo: Biblioteca Diocesana
  • Costo: accesso libero
  • Orario: martedì e il giovedì, dalle 16 alle 18
  • Organizzatori: Laura Campa e Maria Grazia Barnaba
 Si tratta di una mostra storico-artistica dei testi antichi della stessa Biblioteca incisi da donne incisore vissute in Italia tra il XVII e il XVIII secolo; l’iniziativa ha l’obiettivo di far conoscere queste singolari figure di donne che sono riuscite ad incidere nella storia, e non solo nella carta o sul legno, dedicandosi ad un’arte prettamente maschile; la mostra comprenderà le marche tipografiche, le antiporte, i ritratti e i fregi da loro stesse incisi e firmati.

La mostra è promossa dalla Biblioteca diocesana pubblica “R. Ferrigno” e dall’Associazione “Amici della Biblioteca diocesana”. Per informazioni e per prenotare visite guidate, si può telefonare al numero 0831 301578, si può scrivere all’indirizzo biblioteca@bibliotecadiocesanapubblicaostuni.it, o visitare il sito www.biobliotecadiocesanapubblicaostuni.it. La mostra sarà aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 21. La Biblioteca Diocesana di Ostuni si trova in piazza Beato Giovanni Paolo II.

La mostra sarà curata da Laura Campa e Maria Grazia Barnaba, due giovani studiose ostunesi, da tempo impegnate nel campo degli studi e delle ricerche sui veri e propri “tesori” culturali “nascosti” della città di Ostuni. Non è la prima volta, infatti, che il lavoro di Laura Campa e Maria Grazia Barnaba ha permesso la riscoperta, nonché la valorizzazione di preziose testimonianze della storia della “Città Bianca”, che, senza il loro impegno e la loro passione, sarebbero restate del tutto sconosciute.

La Biblioteca Diocesana pubblica nacque ad Ostuni, come Biblioteca Vescovile, nel 1867. Il vescovo Raffaele Ferrigno la istituì a sue spese a “favore della gioventù studiosa, addetta allo stato ecclesiastico, del cui favore finora è stata priva” (“Conclusioni Capitolari”). Ferrigno volle che possedesse ciò che l’Abate francese Jean Paul Migne aveva concepito e realizzato, ovvero la ristampa di tutte le opere dei Padri della Chiesa greci e latini, dai tempi apostolici fino a Papa Innocenzo III (1216), oltre all’Enciclopedia Teologica, le opere degli Oratori Sacri e dei principali scrittori di Teologia pubblicate dallo stesso editore.

Al gesto del vescovo Ferrigno i Canonici di Ostuni corrisposero con entusiasmo, donando tutti i loro libri e facendo pervenire altre donazioni da parte delle nobili famiglie ostunesi. Alla morte dell’arcivescovo, nel 1875, il Capitolo di Ostuni ereditò la Biblioteca che divenne Biblioteca Capitolare, quando la sorella di Ferrigno, Carmela, ne fece formale consegna al Capitolo stesso. Nello stesso anno il Capitolo si accordò con il Municipio per l’apertura al pubblico della Capitolare insieme alla Comunale, che, nel frattempo, si era trasferita proprio nei locali della Biblioteca Capitolare.

Le due biblioteche funzionarono insieme fino al 1880, quando la Comunale si trasferì presso il Ginnasio “S. Carlo Borromeo”, nei locali dell’ex convento dei Riformati. In seguito, il Capitolo cercò altre soluzioni per la propria Biblioteca, sia rispetto alla sede che alla gestione. Nel 1903 si stabilì che, essendo la Biblioteca annessa alla Curia Vescovile, bibliotecario sarebbe stato nominato il cancelliere della Curia. Più recentemente, negli anni ’60, la Biblioteca ha accresciuto il suo patrimonio con l’aggiunta dei fondi del Seminario e del Capitolo Cattedrale. Sacerdoti, vescovi, famiglie e professionisti di Ostuni hanno costantemente contribuito, con la donazione dei loro libri e delle loro riviste, ad incrementare in modo notevole il patrimonio culturale della Biblioteca.

Nel 2006 si è costituita l’Associazione “Amici della Biblioteca Diocesana Pubblica Raffaele Ferrigno”. Già da diversi anni, inoltre, ci si sta impegnando per inventariare, catalogare e schedare tutto il materiale esistente in Biblioteca, in modo da renderlo accessibile e fruibile. Sono attualmente impegnate in questo lavoro due esperte catalogatrici professioniste: la dott.ssa Elena Gallo (già curatrice, di recente, del catalogo dei “Manoscritti della biblioteca ‘Roberto Caracciolo’ in S. Antonio a Fulgenzio, Lecce”) e la stessa dott.ssa Maria Grazia Barnaba (autrice, tra l’altro, del “Catalogo dei libri antichi del monastero di San Pietro in Ostuni”, nonché una delle curatrici della mostra “Donne che hanno inciso nella storia”).

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