Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Feste patronali del Salento 2017
San Niceta il Goto
Festa patronale a Melendugno
Anche fra i barbari vi furono dei martiri, a conferma che per ogni popolo, anche se pagano, è stato necessario dare un tributo di sangue per l'affermazione della nuova religione.
Niceta era nato a Nord del Danubio, dove allora erano accampati i Goti, che erano divisi in due gruppi al comando di Fritigerno e Atanarico. La maggior parte di loro era ancora pagana, mentre gli altri si dividevano in ariani, convertiti all'inizio del secolo IV da Ulfila e in cattolici; tra questi ultimi c'era Niceta.
Atanarico, pagano, non faceva distinzione fra i due gruppi di cristiani e li perseguitava indiscriminatamente, per costringerli a ritornare al paganesimo; a tale scopo fece portare fra il popolo un idolo con l'ordine di adorarlo.
Molti si rifiutarono e quindi morirono bruciati, in buona parte nelle loro tende e fra questi Niceta; era il 370.
Il 15 settembre 375, in seguito ad uno scambio, le reliquie del martire Niceta il Goto, vennero trasportate a Mopsuestia in Cilicia.
Il giorno della morte è sconosciuto, pertanto San Niceta il Goto, è ricordato il 15 settembre in ricordo della deposizione delle reliquie a Mopsuestia.
Il suo nome deriva dal verbo greco nicao che significa vincere.
Melendugno è l'unico paese in tutta Italia ad avere il protettorato di San Niceta, a cui fu dedicata già dal XII secolo un'austera abbazia, ancora oggi esistente alle spalle del cimitero, che sarebbe stata fondata nel 1167 da Tancredi d'Altavilla e retta dai monaci basiliani.
Niceta è un nome che deriva dal verbo greco nicao che significa vincere e che molti Melendugnesi ancora scelgono per i propri figli.
La data della ricorrenza è fissa.