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Eventi e speciali

VI Concerto

Stagione sinfonica e di balletto Autunno-Inverno 2013-2014

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Informazioni utili

  • Categoria: Concerti / Musica
  • Data: 20/12/2013
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Teatro Politeama Greco - Via XXV Luglio, 30;
  • Costo: Abbonamento di sei concerti più un balletto: Poltronissima/Palchi I° ordine a 45,00 € e per le Poltrone/Palchi II° ordine a 35,00 €.
  • Orario: 21.00; prova generale per le scuole, ore 10.30
  • Organizzatori: Fondazione ICO Lecce - Orchestra Sinfonica Tito Schipa
  • Telefono: 0832683510
  • E-mail: infoico@provincia.le.it

VI Concerto

VIVA VERDI
Direttore: Massimiliano Caldi
Tenore: Danilo Formaggia

Giuseppe Verdi
Nabucco, sinfonia
Verdi - Berio
Otto romanze per tenore e orchestra (1990) (
Testi di Jacopo Vittorelli, S. M. Maggioni, Felice Romani, Temistocle Solera, Johann Wolfgang Goethe (nella versione di Luigi Balestra), Andrea Maffei)
Richard Wagner
Sinfonia in do magg. (1a esecuzione locale)

Il concerto celebrativo del 20 e 21 dicembre è dedicato ai tre compositori che insieme abbracciano 190 anni di storia della musica colta occidentale. Nell'anno che unisce Giuseppe Verdi e Richard Wagner nella celebrazione del bicentenario dalla loro nascita, ricordiamo anche, dopo dieci anni, la scomparsa di Luciano Berio. I brani in programma ripercorrono due secoli di storia europea mediati dalla sensibilità e dalla personale prospettiva di tre grandi musicisti, protagonisti in prima linea degli avvenimenti storici, culturali e sociali più importanti delle loro epoche.
Venerdì 20 dicembre, alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Politeama Greco di Lecce e Sabato 21 dicembre, alle ore 21.00 sul palcoscenico del Teatro Melacca di San Vito dei Normanni l'Orchestra Sinfonica Tito Schipa sarà diretta dal Maestro Massimiliano Caldi che per la serata sarà accompagnato dalla voce solista del Tenore Danilo Formaggia.
Il programma musicale prevede, in apertura, la sinfonia dal Nabucco di Giuseppe Verdi, le Otto romanze per tenore e orchestra di Giuseppe Verdi orchestrate da Luciano Berio e la Sinfonia in Do maggiore WWV 29 di Richard Wagner.
Il Nabucco di Giuseppe Verdi, dramma musicale su libretto di Temistocle Solera, è andato in scena per la prima volta il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano, ad appena ventinove anni Verdi entrò a pieno titolo nel mondo dell'opera italiana, e nel contempo fu erroneamente trasformato in eroe risorgimentale dell'indipendenza dell'Italia dal dominio austriaco. Si sa infatti che il Nabucco fu scritto perché in sintonia con un gusto, una moda dell'epoca, e non come opera programmaticamente aderente agli ideali risorgimentali. Il coro del "Va, pensiero", divenuto l'emblema delle attese risorgimentali perché sentito come espressione di un'idea di liberazione dall'oppressione, in realtà è un accorato quanto sconfortato canto di schiavi ebrei che lascia ben poco spazio alla speranza. La sinfonia dal Nabucco, composta all'ultimo momento, - si vocifera addirittura che Verdi l'abbia scritta in un caffè durante il periodo delle prove - come tutte le ouverture operistiche consiste in gran parte in una sorta di riepilogo dei temi che si ascolteranno nel corso della trama scenico-musicale. In particolare, dopo una lenta fanfara, a metà tra un corale e una marcia funebre, che esprime l'idea di saldezza nazionale (gli Ebrei in cattività), si riconosceranno fin da subito il tema del "Va, pensiero", intonato dall'oboe e dal clarinetto, poi ripreso dall'oboe e dalla tromba; il tema "Dalle genti sii rejetto", nella stretta del Finale del primo atto, e infine il tema "Il maledetto non ha fratelli" del Coro dei Leviti nella Parte Seconda.
Le Otto romanze per tenore e orchestra di Giuseppe Verdi - Luciano Berio furono composte da Verdi in un periodo che va dagli esordi compositivi alle prime affermazioni dopo il successo del Nabucco. All'oblio le ha sottratte la penna di Berio, regalando loro una vita postuma brillante e spettacolare in cui s'intrecciano un salvifico esercizio della memoria e un obbligato istinto all'invenzione. Al di là di alcuni leggeri refoli di modernità, queste composizioni da camera, grazie alla sapiente maestria di Luciano Berio, sono state restituite all'ascolto in una versione che non intacca per nulla il dettato verdiano. Orchestrate nel 1990, sono state eseguite per la prima volta a Padova il 27 settembre 1990 sotto la direzione dello stesso Berio con l'English Chamber Orchestra in connubio artistico con Josè Carreras. «Veri e propri studi per scene, arie e cabalette di melodrammi verdiani in fieri», secondo le affermazioni di Berio, queste Otto romanze si collocano «in un rispettoso e sottile tessuto di riferimenti musicali, che commenta, con il senno e il distacco di centocinquanta anni dopo, i rapporti del linguaggio, dello stile e delle maniere verdiane col tempo che passa».
La Sinfonia in Do maggiore WWV 29 Richard Wagner la compose all'età di 19 anni, nella primavera del 1832. Wagner sarebbe diventato uno dei più importanti artisti di ogni epoca, riformatore del teatro musicale attraverso l'idea di opera totale sintesi di parola, suono, azione, precursore del linguaggio musicale moderno, ideatore dell'opera d'arte dell'avvenire il cui fine è il dramma, ovvero la rappresentazione del "puramente umano"; ma negli anni in cui vede la luce la Sinfonia, Wagner era ancora incerto se diventare scrittore, pittore, scultore, architetto o compositore. Sicuramente ardeva di uno spirito rivoluzionario sostenuto da grande ambizione ed enorme autostima, che lo spinsero verso la musica pur non sapendo suonare alcuno strumento e con soli sei mesi di studio di composizione; la folgorazione avvenne con l'ascolto del Fidelio di Beethoven e delle sue Sinfonie, il cui studio rappresentò quell'apprendistato sfociato nella composizione della Sinfonia in do maggiore. Modellata sulla forma della sinfonia classica in quattro movimenti, già ricca di potenza espressiva e sapienza nell'orchestrazione, la Sinfonia fu eseguita la prima volta a Praga nel novembre 1832 dall'orchestra degli studenti del conservatorio, cui seguirono le esecuzioni di Lipsia (dicembre 1832) e Wurzburg (agosto 1833). Da allora fino al 1882 l'opera non fu più eseguita. Wagner infatti aveva donato nel 1836 il manoscritto della partitura a Felix Mendelssohn, sperando in una esecuzione, ma ciò non avvenne e le parti andarono perdute. Solo verso la fine degli anni Settanta Wagner entrò in possesso di alcune parti ed iniziò un lavoro di ricostruzione nella speranza di pubblicare la partitura. Nel Natale 1882, al Teatro La Fenice di Venezia, Wagner diresse per l'ultima volta proprio la sua Sinfonia, davanti ad un pubblico di ospiti privati (tra cui il suocero Franz Liszt) come regalo di compleanno per sua moglie Cosima, poche settimane prima della morte, avvenuta a Venezia il 13 febbraio 1883.

Massimiliano Caldi è il Direttore Principale della Filarmonica Polacca Baltica "F. Chopin" di Danzica, il Direttore Principale dell'Orchestra da Camera Slesiana di Katowice ed è il Vincitore assoluto del Concorso "G.Fitelberg" - VI edizione. Con un'ampia esperienza sia in campo sinfonico che operistico, una particolare attenzione rivolta alla musica contemporanea e alla valorizzazione di opere dell'Ottocento uscite dal repertorio e uno stile direttoriale sempre brillante e lineare, Massimiliano Caldi si distingue per la sua grande preparazione professionale trasmessagli dai suoi maestri Gallini, Bellugi, Renzetti, Gatti, Chung e Temirkanov. Caldi è amato dalle orchestre per coerenza interpretativa, gusto musicale ma anche per le sue qualità umane.
Dopo aver completato la sua carica decennale come direttore principale dell'Orchestra da Camera Milano Classica, Caldi nell'aprile 2012 è stato nominato Direttore Principale della Filarmonica Polacca Baltica "F.Chopin" di Danzica, carica che ricopre dalla stagione 2012/2013; mantiene inoltre il ruolo di Direttore Principale dell'Orchestra da Camera Slesiana di Katowice di cui dal 2006 al 2010 è stato Direttore Musicale.
Milanese, Massimiliano Caldi ha un forte legame con la propria città che gli ha permesso, grazie alla presenza di un'ampia offerta musicale ed alla frequentazione sin da bambino del Teatro alla Scala e del Conservatorio, di coltivare la passione per la musica in generale e per l'opera in particolare fino ad arrivare a decidere di intraprendere la carriera direttoriale dopo i corsi di pianoforte e composizione frequentati presso la Civica Scuola di Musica di Milano. In particolare a Milano Massimiliano Caldi collabora con diverse istituzioni quali l'Accademia Teatro alla Scala con la cui orchestra ha diretto un galà lirico alla Royal Opera House di Muscat in Oman, I Virtuosi del Teatro alla Scala, l'orchestra della Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano al Teatro dal Verme, e la Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi all'Auditorium di Milano.
In Italia ha collaborato con il Maggio Musicale Fiorentino, con il Teatro Comunale di Bologna, con il Teatro Regio di Torino, con il Teatro Massimo di Palermo, con la Fondazione Arena di Verona; ha diretto alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano, all'Auditorium del Lingotto di Torino, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Filarmonico di Verona, all'Auditorium Paganini di Parma, al Teatro Verdi di Busseto sul podio delle principali orchestre italiane fra cui l'Orchestra di Padova e del Veneto, l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari, l'Orchestra della Fondazione "Arturo Toscanini" di Parma, l'Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte, l'Orchestra Sinfonica di Sanremo, l'Orchestra Regionale di Roma e del Lazio, l'Orchestra Filarmonica di Torino, l'Orchestra della "Istituzione Sinfonica Abruzzese" e l'Orchestra "Filarmonia Veneta".                                       
In Polonia tiene regolarmente concerti presso le più importanti Filarmoniche e nell'ambito dei principali festival polacchi. Si è esibito inoltre con l'Orchestra Sinfonica della Radio Polacca e l'Orchestra "Sinfonia Iuventus" presso la sala della Filarmonica Nazionale di Varsavia. Ha diretto inoltre l'Orchestra giovanile dell'Accademia Beethoven di Cracovia, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca di Katowice, l'Orchestra Filarmonica "K.Szymanowski" di Cracovia, l'Orchestra Filarmonica "A.Rubinstein" di Lodz, l'Orchestra Sinfonica Filarmonica "M.Karlowicz" di Stettino e l'Orchestra Filarmonica di Rzeszów.
In Europa si è esibito inoltre alla Konzerthaus di Vienna, alla Brucknerhaus di Linz, alla Beethoven Halle di Bonn, alla Jarhunderthalle Hoechst di Francoforte, all'Accademia Franz Liszt di Budapest, al Rudolfinum di Praga, al Festspielhaus di Baden-Baden, al Rosengarten di Mannheim e nelle città di San Pietroburgo, Mosca, Amsterdam, Monaco di Baviera, Szeged, Biel e Murten e nella regione spagnola di Extremadura. In Israele ha diretto la Israel Sinfonietta Beer Sheva, in Brasile l'Orchestra Sinfonica di Santo Andrè e in Cile l'Orchestra Sinfonica del Cile.
A partire dal 1991 Caldi ha diretto, tra l'altro, Orphèe et Eurydice di Gluck, La Bohème di Puccini, Salomè di Strauss, Rigoletto, La Traviata e Il Trovatore di Verdi, Così fan tutte e Le nozze di Figaro di Mozart, Cavalleria Rusticana di Mascagni, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, Norma di Bellini, I Due timidi e La notte di un nevrastenico di Rota, La serva padrona di Pergolesi.
Nell'ambito del repertorio ottocentesco italiano meno consueto o del tutto dimenticato Caldi ha diretto Il Macco di Ferdinando Ranuzzi (Bologna, Teatro Guardassoni, 2006) e come Don Bucefalo e Re Lear (in quest'ultimo caso si è trattato della prima esecuzione assoluta) di Antonio Cagnoni (Festival della Valle d'Itria 2008 e 2009). Durante l'ultima edizione 2011 del Festival di Musica Polacca di Cracovia ha diretto inoltre la prima esecuzione in tempi moderni (in forma di concerto) di Pierre De Medicis opera di Jozef Poniatowski andata in scena nella seconda metà dell'800, fra l'altro, a Parigi, a Milano e a Madrid e, in seguito, mai più eseguita integralmente.
La sua attenzione è rivolta anche all'opera contemporanea, negli anni infatti ha diretto prime esecuzioni assolute di Peter Uncino di Tutino, Nevebianca di Betta e La zingara guerriera di Nicolini.
In campo operistico Massimiliano Caldi ha registrato i CD Re Lear e Don Bucefalo di Antonio Cagnoni e Salomè di Richard Strauss per Dynamic. In campo sinfonico con l'Orchestra da Camera Slesiana il CD Little big music con musiche di Britten, Holst, Lutoslawski e Kilar per DUX e con l'Orchestra da Camera Milano Classica i CD Orchestral works di Carlo Alessandro Landini per Tactus, Concertos and Symphonies di Alessandro Rolla per Dynamic e Da Ponte faceva ... da ponte. Le avventure musicali di un poeta viaggiatore con musiche di Mozart per Rugginenti. Per la Fondazione del violino Tadeusz Wronski di Varsavia Massimiliano Caldi ha registrato a Katowice il 23 febbraio 2007, per la realizzazione del CD The Power of Polish Violin, il brano Variazioni su un tema della Cenerentola di Rossini op.11 di Karol Józef Lipinski, insieme al violinista Slawomir Tomasik  e all'Orchestra Sinfonica Nazionale della Radio Polacca di Katowice.


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