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Roma, 1829. Bartolomeo Proietti è un uomo ricco e potente che sta per acquisire (o meglio, acquistare) il titolo di principe prendendo in sposa l'aristocratica Domizia. Ma il sottoposto che doveva portargli i cento scudi necessari per la transazione viene condannato a morte prima di rivelare a Bartolomeo dove è custodito il denaro. Per poter carpire dal defunto l'informazione necessaria Sor Meo (come lo chiama la domestica Teta) si rivolge a una fattucchiera che lo ammonisce: evocando i morti potrà imbattersi anche nelle anime che si aggirano da secoli per Roma. Infatti, invece del fantasma del sottoposto, Bartolomeo incontrerà quelli di Beatrice Cenci e Giordano Bruno, che lo accompagneranno in una rivisitazione del passato, cui seguirà un'anteprima del futuro, utili a ripensare la sua intera esistenza.