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Massimo (Lino Guanciale) e Fabrizio (Vincenzo Alfieri) Miele, sono due fratelli squattrinati e senza prospettive che si barcamenano come possono nella speranza di garantire un futuro migliore alla sorella tredicenne Chiara (Sara Tancredi). Il tutto, in una città che non gli appartiene e di cui faticano ad accettarne usi e costumi, Napoli. Massimo ha trovato lavoro come manovale in un cantiere gestito da Durim Basha (Tommaso Ragno), un losco figuro albanese che sfrutta i propri dipendenti, per lo più extracomunitari, a volte non pagandoli anche per mesi. Fabrizio invece, laureato in legge, è impiegato all'archivio del tribunale. Il lavoro sarebbe piuttosto monotono se non fosse per la compagnia di Arturo (Francesco Paolantoni), ex gloria dei tribunali indolente e nichilista. Quando l'affitto arretrato si fa più pesante e quando Chiara viene sospesa da scuola a causa di una rissa ripresa da un cellulare diventata virale su Internet, ecco che per i fratelli Miele, è la fine. Il giudice non aspetta altro per togliere loro l'affidamento della piccola. Devono trovare i soldi e devono farlo al più presto. Un furto mascherato sembra la cosa migliore non avendo valide alternative. D’altronde Massimo sa bene che Durim nasconde nel suo ufficio i soldi degli stipendi arretrati, basterà entrare di nascosto e prendersi ciò che in realtà già gli spetta. Ma quella che era partita come una rapina, si trasforma in qualcosa di inaspettato: al posto dei soldi i fratelli trovano i passaporti sequestrati ai dipendenti extracomunitari. Quando la polizia arriva sul posto, poco dopo che Massimo e Fabrizio sono scappati, trovano i passaporti e quello che era partito come un atto criminale, si trasforma in un gesto di grande eroismo cittadino. I social impazziscono, tutti vorrebbero sputtanare qualcuno e loro sembrano le persone giuste. È così che, con l'aiuto di Chiara, danno inizio alla singolare attività: armati di maschere e micro-camere demolisco pubblicamente l'identità dei vari "furbetti del quartierino" che infestano il Bel Paese, trasformandosi in due improbabili "eroi a pagamento".